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Anno pastorale

I giovani e la vocazione: aiutare a puntare alto

Matrimonio, sacerdozio o vita religiosa: scelte di vita. Il 19 settembre la Giornata per il Seminario

di Luisa BOVE

14 Settembre 2010

Occorre «una rinnovata attenzione alla pastorale vocazionale», si legge nella scheda pubblicata nel volume In cammino con san Carlo, in particolare nei confronti dei giovani per aiutarli «a scoprire il progetto di Dio su di loro». Il primo invito che la Consiglio episcopale milanese rivolge a tutta la diocesi è quella di una «preghiera incessante per le vocazioni». Ma questo non basta. Si dovrà curare di più anche la direzione spirituale, «con una specifica attenzione ai singoli, soprattutto ai giovani» perché «non esiste vita cristiana senza vocazione».
Il riferimento è innanzitutto alla vocazione al matrimonio cristiano e guardando ai giovani di oggi la diocesi vorrebbe che le comunità parrocchiali li aiutassero «a puntare alto, ad un amore che duri per sempre». «La testimonianza e l’esempio di coppie che sanno vivere con gioia la fedeltà al loro matrimonio – si legge ancora nelle linee guida del Cem – diventi per i giovani concreto motivo di incoraggiamento». Queste persone potrebbero diventare punti di riferimento importanti per i futuri sposi.
Ma il matrimonio non è l’unica vocazione da considerare: soprattutto in questo anno pastorale dedicato a San Carlo non possono mancare anche quella sacerdotale e religiosa. Per questo il Cem suggerisce alle parrocchie di organizzare incontri invitando a parlare persone consacrate «capaci di presentare il senso della loro scelta esclusiva per il Signore». È un servizio prezioso per le ragazze e i ragazzi che «chiedono di capire di più e che desiderano valutare la possibilità di intraprendere questa strada».
Rispetto alle vocazioni a diventare preti o diaconi, la strada potrebbe essere quella di invitare i giovani a partecipare alle iniziative di animazione vocazionale e di incontri promossi dal Servizio diocesano. Ma nulla vieta a una parrocchia, a una comunità pastorale o a un decanato di programmare momenti specifici a Venegono e Seveso come occasione di conoscenza e di confronto diretto con i seminaristi che si preparano a diventare preti.
In diocesi tuttavia esistono già tanti appuntamenti sia a livello parrocchiale che decanale come la Giornata per il Seminario del 19 settembre, la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, il prossimo 15 maggio, e la Settimana vocazionale che ogni comunità è invitata a progettare nell’imminenza della Festa dei fiori che si terrà il 10 maggio 2011. Sarà una settimana intensa di preghiera per le vocazioni sacerdotali, in occasione della quale i seminaristi predisporranno un sussidio ad hoc «prendendo spunto dalla cura che San Carlo Borromeo volle riservare a questo ambito».
Questa Settimana vocazionale culminerà con un incontro con tutti gli adolescenti e giovani presso il Seminario di Venegono. Ogni Zona pastorale parteciperà a una serata come «momento significativo di preghiera, di dialogo e di confronto con i seminaristi». Ecco il calendario già predisposto dalla Diocesi: lunedì 2 maggio per le Zone Pastorali I (Milano), VI (Melegnano) e VII (Sesto S. Giovanni); mercoledì 4 maggio per le Zone III (Lecco) e V (Monza); venerdì 6 maggio per le Zone II (Varese) e IV (Rho). Il programma verrà comunicato nei prossimi mesi.
Quello della chiamata vocazionale è un tema molto caro all’Arcivescovo, che ne ha parlato diffusamente nella sua lettera pastorale Santi per vocazione dedicando pagine splendide a questo tema.