Grande partenza per il progetto #nonsilimitailtalento nei nostri oratori


Grande partenza per il progetto #nonsilimitailtalento nei nostri oratori

Già Lunedi 7 gennaio eravamo con i campo di Briantea84 Filippio Carossino e Ian sagar nell’oratorio sacro cuore alla cagnole dove ci attendevano curiosi un gruppo di preadolescenti e adolescenti che han riempito il salone parrocchiale

Dopo esserci presentati i due campioni hanno raccontato la propria carriera di uomini e di sportivi, alternando racconti di mediale, coppe vittorie ed emozioni a toccanti passaggi della loro vita 
Entrambi vittime di incidenti in cui hanno perso la possibilità di camminare, nelle parole di Filippo e Ian i ragazzi hanno colto la drammaticità di alcuni momenti bui ma anche e soprattutto la nascita di una nuova speranza e di una vita che lo stesso Ian Sagar ha definito “la bella vita”. Oggi campione affermato in tutta Europa, vincitore anche del bronzo paraolimpico con sua Gran Bretagna, Ian Sagar ha raccontato le difficoltà ma anche la grinta che è riuscito a mettere in campo ogni giorno della sua vita per costruirsi una realtà di cui andare assolutamente orgoglioso sia dal punto di vista sportivo che di realizzazione umana. il motto di Ian: “ogni mattina  mi guardo allo specchio e voglio migliorarmi”

Sposato e oggi padre di due figli, tra i migliori giocatori d’Europa ha trasmesso ai ragazzi la sua grinta e la sua voglia di affrontare ogni difficoltà, anche quella più complessa

Grande impatto anche per Filippo Carossino, centro anche della nazionale italiana che è riuscito a dare con il suo racconto ai ragazzi una grande valore alle parole di “ricerca del proprio talento” e della percezione di sé come un valore, oltre le difficoltà e i limiti

Giovane, giovanissimo al tempo dell’incidente in cui ha perso le gambe (14 anni) oggi è un giocatore di riferimento a livello nazionale e non solo, talentuoso e capace di grandi imprese  sportive ( non si contano già gli allori nella sua bacheca) è riuscito a parlare ai preadolescenti e agli adolescenti quasi come un fratello maggiore, raccontandosi nei momenti difficili e in quelli di trionfo e sapendo trasmettere enorme forza che la sua sto4ria e la sua vita gli stanno trasmettendo “io non mi sono mai sentito meno di chi cammina e ho trovato nel basket in carrozzina il mezzo con cui esprimere il mio amore per lo sport e i miei talenti”

Grande festa finale per lo scambio di doni e gli autografi, culminati con la consegna a ciascun ragazzo i una spilla “#nonsilimitailtalento che non è solo ricordo di questa serata magica, ma un invito e un augurio a ciascuno nel riconoscere i talenti ricevuti e a non farsi limitare nell’esprimerli

Tutti i ragazzi saranno presenti venerdì sera 1 febbraio alle 20.30  a tifare per questi campioni presso il palasport di Meda in occasione della partita di Champions League nella quale speriamo Briatea84 possa staccare ilpass per un altro traguardo europeo 

9 gennaio a a segrate: una serata straordinaria 
un incontro intenso, partecipatissimo quello della serata del 9 gennaio all’oratorio della parrocchia Santo Stefano a Segrate

Più di 100 tra preadolescenti e adolescenti hanno incontrato i campioni Adolfo Damian Berdun e Mariana Berenice Perez, giocatori di nazionalità argentina

I racconti della loro vita sportiva e della crescita umana di cui son stati protagonisti Adolfo e Mariana sono stati ascoltati con grande interesse da parte dei ragazi e delle ragazze e l’infinito numero di domande ce lo testimonia

Molto forte è stato invito di Adolfo Berdun ( capitano della nazionale argentina e recente campione di sud america) a “seguire i sogni e i talenti che ciascuno ha in sé, senza paura di affrontare le cose che la vota ti mette davanti”, messaggio testimoniato dal racconto del suo viaggio dall’Argentina all’’Europa, solo e senza sapere la lingua, per seguire il suo sogno di giocare a pallacanestro in carrozzina, sogno che ogni giorno “si devono coltivare e impeganrsi per renderli sempre più belli”

Grande impatto ha avuto anche la storia di Mariana, neo arrivata dall’argentina ma che sa già esprimersi bene in italiano, che ha ricordato ai ragazzi e alle ragazze presenti di non farsi “limitare dall’idea di non essere abbastanza belli, capaci o bravi” ma di provare ogni volta “a vivere tutte le esperienze” perché “se pensi di non esser abbastanza bello per andare a una festa di amici e stai a casa da solo sarai sempre triste, se invece provi ad andare può andarti bene o male.. ma è tutta forza ed esperienza  che ti fa crescere” “ 
“nessuno ti può dire quanto vali.. ma se riconosci il tuo valore  saprai giocarti in ogni partita della vita 

 

 

 

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