Per celebrare il trentesimo anniversario dell'istituzione del "Gruppo Samuele", sabato 12 settembre, presso il parco del Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, si è svolta una festa caratterizzata da momenti di riflessione, di testimonianza e di intrattenimento musicale rivolta ai giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni.

a cura del Servizio per i Giovani e l'Università

Festa 30 anni Gruppo Samuele (3)

Trent’anni fa Il Card. Martini diede inizio al cammino del Gruppo Samuele: da allora tremilacinquecento giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni lo hanno percorso, riconoscendo e scegliendo nella fede tutto l’ampio ventaglio della vocazione cristiana.

Per celebrare questo anniversario, dalle ore 16.00 alle ore 21.00 di sabato 12 settembre, presso il parco del Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, si è svolta una festa caratterizzata da momenti di riflessione, di testimonianza e di intrattenimento musicale rivolta ai giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni.

In apertura ci si è posti in ascolto delle parole del Card. Martini a proposito dello scopo di questo percorso di discernimento spirituale: quello di “imparare un metodo per orientare la libertà verso non tanto un progetto individuale (cosa devo fare per gestire la mia vita), ma verso la realizzazione del progetto di Dio sul mondo, per quella parte che mi riguarda”.

Il primo ospite ad intervenire è stato don Mario Antonelli, Vicario episcopale per l’Educazione e la celebrazione della fede, che ha sottolineato l’importanza della figura dell’accompagnatore: “Benedetti voi, se avete incrociato un accompagnatore che ha echeggiato il domandare di Gesù. L’atto del domandare è quello attraverso il quale il giovane fa i conti con le proprie fragilità, con i propri disagi interiori e comprende che l’essere fragile è essere fecondi, perché il rincorrere l’illusione di una sanità interiore totale, di contro, lo rende solamente sterile”.

Per secondo è intervenuto Stefano, uno dei partecipanti al primissimo Gruppo Samuele del 1990, raccontando di aver compreso, grazie anche al Gruppo Samuele, che la solitudine del cuore si risolve donando il proprio cuore a qualcuno. Stefano è oggi un marito e un padre di famiglia. Ai presenti ha raccontato che nella sua giovinezza era stato attanagliato dal dubbio di seguire la strada del sacerdozio: un’incertezza che si risolse sette anni dopo aver partecipato al Gruppo Samuele, con la conoscenza di Valentina, sua moglie, durante un incontro vocazionale.

In seguito è intervenuta Suor Chiara Beatrice del Monastero S. Chiara di Milano, raccontando di come il Gruppo Samuele l’abbia aiutata a “liberare il cuore” da paure infondate, turbamenti, ma anche da facili e passeggeri entusiasmi e dalle false immagini di sé, per arrivare alla decisione di prendere i voti con totale serenità e sicurezza.

Il successivo intervento di don Michele Gianola, responsabile dell’Ufficio nazionale per la Pastorale delle vocazioni della CEI, si è concentrato sul termine vocazione: egli ha sottolineato il fatto che essa consiste nello scoprire quello che fa il Signore insieme a te e accorgersi che è quello che vuoi fare tu; è il vivere la propria fede, ma mai da soli, sempre insieme e per qualcun altro.

Alla festa è intervenuto anche il nostro Arcivescovo, Sua Ecc.za Mons. Mario Delpini (guarda il video del suo intervento), che già durante l’omelia dell’inizio del nuovo anno pastorale aveva richiamato la felice intuizione del Gruppo Samuele e la sua urgenza, affinché “nessuno abbia l’idea di essere al mondo per caso”. Rivolgendosi ai giovani presenti alla festa, durante la celebrazione dei Vesperi, egli ha proposto loro tre conversioni: alla conoscenza del Dio cristiano così come ci è stato rivelato da Gesù; alla conoscenza e alla stima di sé stessi così come si è fatti; e alla conoscenza del fatto che la libertà secondo la concezione cristiana è la possibilità di rispondere quando c’è una promessa affidabile.

La festa si è poi conclusa con la cena al sacco, l’intrattenimento musicale a cura del coro Elikya ed un momento di animazione, che ha coinvolto tutti i presenti.

Festeggiando in questo modo i trent’anni del Gruppo Samuele, si è voluto richiamare non solo la felice intuizione di tale cammino, ma anche la sua costante attualità, in ragione della quale anche quest’anno pastorale il Gruppo Samuele è pronto a ripartire per continuare ad aiutare i giovani ad assumere seriamente la questione fondamentale della vocazione.

Ti potrebbero interessare anche: