A dire il vero, il film di Nicole Holofcener raccontava, qualche mese fa al cinema, le bugie bianche. Quelle dette a fin di bene.
Confidenza, di Daniele Luchetti, tratto dal romanzo di Domenico Starnone, parla dei segreti che ti inseguono per tutta la vita e condizionano ogni scelta. Che Elio Germano sia un attore straordinario non lo scopriamo certo oggi. Però il suo Pietro Vella, stimato professore, è uno dei personaggi più intriganti che lui abbia mai interpretato. Si innamora di una sua ex studentessa, la brillante Teresa, che sta sprecando il suo talento dopo la maturità. Lui, umanista, la aiuta a proseguire gli studi, cosa che la porterà a diventare una scienziata di fama internazionale.
La storia tra di loro però non è matura e procede tra litigi. Durante il più acceso, i due decidono di confidarsi i rispettivi segreti inconfessabili, creando un legame che impedirà loro di allontanarsi. Quando Pietro sussurra il suo all’orecchio di Teresa, lei inorridisce. Se il mondo sapesse il suo segreto, dice, la vita del professore cambierebbe per sempre.
Confidenza parte da questo detto/non detto, da un’informazione importantissima di cui non siamo resi partecipi. Questa scelta narrativa innesca un effetto coinvolgente sullo spettatore, ma che non piacerà a tutti. Diventiamo degli analisti; chi guarda assume su di sé il compito di fare uno studio del personaggio. In altre parole: sapere che Pietro Vella ha un segreto, ma non sapere quale, fa sì che ogni sua azione, ogni movimento, ogni sguardo abbia un significato potenziale da intuire. Ogni persona tra il pubblico avrà la sua interpretazione di un sorriso, dei gesti, dei dialoghi e, infine, di chi sia veramente quest’uomo.
Se Confidenza per certi versi rischia di essere una visione frustrante per chi vuole che sia il film a fare il grosso del lavoro, l’opera di Luchetti si rivela appassionante per chi cerca un’esperienza emotivamente interattiva e coinvolgente. Alla fine resta forte la provocazione: ogni azione della vita, nota oppure segreta, continuerà a seguirci. Ogni scelta va quindi curata, perché diventerà parte di chi siamo per sempre.