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In scena il San Paolo di Testori

Dal 12 dicembre al Sala Fontana di Milano la "Traduzione della prima lettera ai Corinti", frutto di una inesausta ricerca umana e culturale dello scrittore e drammaturgo. Protagonista l'attore Andrea Soffiantini

5 Dicembre 2008

09/12/2008

Da venerdì 12 dicembre, al Teatro Sala Fontana (via Boltraffio 21, Milano – tel. 02.69015733 – fontana.teatro@elsinor.net – www.elsinor.net), Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione presenta San Paolo – Traduzione della prima lettera ai Corinti, di Giovanni Testori, con Andrea Soffiantini e la regia di Franco Palmieri. Un allestimento, in prima milanese, che si colloca all’interno delle celebrazioni dell’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI nel bimillenario della nascita dell’ Apostolo delle genti.

L’assoluta immedesimazione con Paolo è l’oggetto dell’inesausta ricerca che Testori intraprende per tanti anni e che solo negli ultimi giorni della sua vita trovò compimento espressivo nella forma della sua personale Traduzione. Testori ha intrapreso quest’opera con l’animo del poeta, non dell’esegeta, volendo restituire alla Lettera piena autonomia e carattere originalissimo e permeandola al contempo del suo personale dramma di cristiano.

Consegnata nel 1993, la Traduzione èda allora un testamento, un tramite, un contatto, un legame, un affetto, una sfida, un atto d’amore che si impone con caritatevole violenza e, con ferma dolcezza, rende incrollabile la speranza. L’impegno di Soffiantini e Palmieri è quello di offrire al pubblico queste parole, «perché l’immensa e granitica carità di San Paolo continui a franare su di noi e le sue lettere si confermino oggi pietre per costruire».

Orario degli spettacoli: da martedì a sabato h 20.30, festivi h 16, lunedì riposo.