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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Non solo Olimpiadi

Un 2016 tutto da seguire

Dai Giochi di Rio agli Europei di calcio in Francia, dal ciclismo ai motori, passando per tennis, atletica, nuoto e atletica…

di Leo GABBI

18 Gennaio 2016
The Olympic (L) and Chines flags flies as Chinese spectators watch the handing over ceremony of the Olympic Flame to China for the 2008 Games in Beijing at the Panathinaikon stadium in Athens on March 30, 2008.  Some 2,000 Greek police officers have been deployed to Athens to patrol around the city as sporadic protests by pro-Tibetan activists and Greek leftists erupted along the torch relay route through Greece this past week. AFP PHOTO/ Louisa Gouliamaki

Dopo un 2015 ricco di scandali e di qualche soddisfazione, ci tuffiamo su quello che ci aspetta nei prossimi mesi, in cui non dovremmo rimpiangere molto l’anno appena trascorso. A cominciare naturalmente dall’appuntamento più atteso: Rio 2016. Quello dell’Olimpiade è il chiodo fisso per ogni atleta, l’obiettivo numero uno e, questo se ci pensate, è quasi un miracolo nell’era dello sport business. Nonostante gli sponsor milionari, i condizionamenti di procuratori e di tv sempre più invasive, di un professionismo totalizzante, l’idea che un atleta possa ancora mettere quei cinque cerchi sopra ogni cosa è qualcosa di commovente. Che De Coubertin prevalga quindi ancora sui Blatter, gli Ecclestone e gli altri padroni del vapore ci svela forse l’essenza stessa dello sport, che nasce puro e che, per quanto sporco possa diventare, è sempre alla ricerca di una redenzione.
Prepariamoci quindi a un’edizione scoppiettante dei Giochi brasiliani, anche se dal 5 al 21 agosto le defezioni, per ragioni geopolitiche potrebbero essere non poche, aggiunte alle squalifiche eccellenti per doping comminate ai massimi esponenti dell’atletica russa. Un mese prima, un altro grande appuntamento: in giugno, infatti, gli azzurri proveranno a sfidare tutti agli Europei di calcio francesi, che dopo quello che è accaduto lo scorso 13 novembre diventano anche un banco di prova per capire se la civile convivenza può ancora albergare nel Vecchio Continente o se il terrore s’impadronirà di tutto.
Anche il ciclismo potrebbe vivere un anno memorabile: riavere due grandi assi come Nibali e Aru (ma quanto resisteranno nella stessa squadra?) sarà l’occasione per rinverdire i duelli mitici: senza scomodare gli inarrivabili Bartali e Coppi, i due isolani potranno però riportarci alle grandi sfide Moser-Saronni, sulle strade di Tour, Giro, Vuelta, senza dimenticare il Mondiale e, soprattutto, l’appuntamento olimpico su strada a cui i due tengono tantissimo.
Grande attesa anche sul fronte dei motori: il MotoGp ha lasciato l’amaro in bocca alla sterminata platea di tifosi di Valentino Rossi, ma ha anche restituito a questo sport un seguito straordinario: c’è da scommettere che tutti saranno in trepidante attesa di capire se ci potrà essere la rivincita per un Doctor sempre alle prese con la rivalità interna con Lorenzo ed esterna con Marquez. Altrettanto febbrile è l’attesa per capire in Formula 1 se la Ferrari ha davvero azzerato le distanze con le frecce d’argento della Mercedes, come auspicato da Sergio Marchionne il giorno della quotazione in Borsa della scuderia del Cavallino: i progressi, da quanto filtra dai laboratori di Maranello, sembrano esserci, toccherà a Vettel e Raikkonen in pista tradurli in realtà. Ma non finisce qui: ci saranno anche gli Europei di nuoto e pallanuoto e quelli di atletica a scatenare emozioni, insieme ai consueti Slam del tennis e al Sei Nazioni di Rugby.
L’auspicio è sempre lo stesso: che sia un anno ricco di gioie sportive vere, meno drogato dagli scandali, dal doping e dalla violenza e meno inquinato da quei fiumi di denaro di sponsor e tv che spesso dettano legge e rischiano di avere effetti più nefasti delle droghe.