Siamo al girone E, quello dell’Italia. Degli azzurri si parla diffusamente in altre pagine. Il raggruppamento è abbordabile per una squadra che punta ad arrivare fino in fondo, ma non privo di insidie. Gli avversari sono la coriacea Repubblica Ceca di Nedved, Jankulovski e Ujfalusi, gli Usa (presenti alla fase finale dei Mondiali ininterrottamente dal 1990) e il Ghana, ribattezzato addirittura “il Brasile d’Africa” (nei suoi ranghi, Appiah, Muntari e Kuffour).
Nel girone F Sua Maestà il Brasile, detentore del titolo. Cafu, Roberto Carlos, Emerson, Kakà, Ronaldinho, Robinho, Adriano, Ronaldo…: bastano i nomi delle sue “stelle” per presentare la Seleçao del Ct Parreira (già iridato nel 1994) e per accreditarla favorita assoluta. Gli scherzi del sorteggio hanno opposto ai carioca il Giappone allenato da uno dei loro campioni più rappresentativi degli ultimi decenni, Zico; poi la Croazia dell’ariete Prso e l’Australia, guidata dall’olandese giramondo Hiddink, che con la Corea del Sud quattro anni fa fece miracoli.
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