Nelle 64 partite (finali comprese) in programma tra il 9 giugno (match inaugurale tra Germania e Costarica a Monaco) e il 9 luglio (finalissima a Berlino) vedremo all’opera 32 squadre: 14 europee, 4 nordamericane, 4 sudamericane, 5 africane, 4 asiatiche e 1 oceanica. In lizza sei nazionali debuttanti e sei squadre già campioni del mondo in passato. Il sorteggio di Lipsia del 9 dicembre scorso le ha divise in 8 gironi da 4.
Nel girone A c’è la Germania. Quella assemblata da Jürgen Klinsmann attorno al suo unico vero campione, Michael Ballack, pare una delle Nazionali tedesche più deboli della storia. Ma gioca in casa, è vice campione del mondo in carica e, com’è tradizione, non è mai morta: meglio diffidare, dunque. Contro i bianchi si batteranno Costarica (negli ottavi nel 1990 in Italia), Polonia (terza a Germania ’74 e a Spagna ’82) ed Ecuador (per la prima volta alla fase finale quattro anni fa).
Il girone B vedrà Sven Göran Eriksson pilotare l’Inghilterra contro la sua Svezia: Lampard, Gerrard, Beckham, Owen e (recente infortunio permettendo) Rooney da una parte, il debuttante Ibrahimovic, Ljungberg e Larsson dall’altra. Presumibilmente a far da contorno saranno il Paraguay dei “tedeschi” Valdez e Santa Cruz e la primizia Trinidad e Tobago, guidata in panchina da una vecchia volpe come l’olandese Beenhakker.
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