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Il profilo del Commissario tecnico LIPPI SULLE ORME DI POZZO E BEARZOT

5 Giugno 2008

L’uomo che guiderà gli azzurri in Germania verso la conquista del titolo mondiale (in passato ci sono riusciti Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot) non ha mai vestito la maglia della Nazionale maggiore da giocatore, ma in panchina, a livello di club, ha vinto praticamente tutto.

Marcello Lippi è nato a Viareggio l’11 aprile 1948. Ha cominciato a giocare nel Savona (1969-70, serie C), da cui è passato alla Sampdoria, dove è rimasto fino al 1979 (sette stagioni in serie A e due in serie B). Lanciato da Fulvio Bernardini, nel 1971 è stato convocato proprio da Bearzot, allora responsabile dell’Under 23, per due partite contro Israele e Austria. Ha lasciato l’attività agonistica dopo due anni alla Pistoiese.

La sua carriera di allenatore è iniziata nel 1982 con le giovanili della Sampdoria. Poi ha allenato in Toscana, guidando Pontedera, Siena, Pistoiese e Carrarese. È approdato in serie A nel 1989-90 con il Cesena, allenato fino al 1990-91. Poi ha diretto Lucchese, Atalanta e Napoli.

Nel 1994 gli è stata affidata la panchina della Juventus. Con i bianconeri, in due riprese (1994-1999 e 2001-2004, in mezzo la parentesi infelice all’Inter), ha vinto cinque scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa di Lega, una Champions League, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale.

Nella massima divisione ha messo insieme 275 panchine: 121 vittorie, 84 pareggi e 70 sconfitte. Dal 16 luglio 2004 è alla guida della Nazionale: in 20 partite, 12 successi, 6 pareggi e 2 sconfitte (differenza reti 32-16). (m.c.)