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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Calcio

Le milanesi in coda alla classifica

Milan frenato da infortuni e involuto tecnicamente. Inter penalizzata dall’arbitro, ma con molti tasselli ancora fuori posto

Mauro COLOMBO

3 Ottobre 2011

In questo insolito prolungamento di estate, due località si segnalano per un brusco calo delle temperature: Milanello è a meno 6, Appiano Gentile meno 7. A parte le battute, non può non destare scalpore il grave ritardo rispetto alla vetta della classifica che Milan e Inter hanno accumulato in appena cinque giornate di campionato.

Il Milan esce gravemente ridimensionato dal confronto diretto con la Juventus, che lo stesso tecnico Allegri ha bollato come la peggiore prestazione stagionale, ma che segue i pareggi non esaltanti contro Lazio e Udinese e l’altra sconfitta di Napoli. I rossoneri pagano un notevole numero di infortuni, una preparazione estiva complicata – tra Supercoppa e sudamericani rientrati e poi ripartiti – e una certa involuzione tecnica, legata anche alla scelta dell’allenatore di privilegiare i “muscolari” a elementi più raffinati: se il giudizio fosse limitato alla sola partita di Torino, bisognerebbe chiedere conto ad Allegri della rinuncia a Pirlo per consegnare le “chiavi” del centrocampo a Van Bommel. A peggiorare ulteriormente le cose, l’infortunio a Nesta (Bonera non è la stessa cosa, e si è visto), un Ibrahimovic non al top dopo il rientro – e, come da tradizione, spuntato contro la Juventus – e un Abbiati ultimamente meno sicuro. È evidente che il recupero di alcuni big attualmente al palo – primo fra tutti Pato – non potrà che apportare benefici. Ma le assenze non bastano a spiegare l’evidente disparità atletica notata a Torino tra chi correva (Marchisio e Lichtsteiner) e chi camminava (Seedorf e Zambrotta).

Così come le nefandezze perpetrate dall’arbitro Rocchi nel big-match contro il Napoli sono una valida attenuante, ma non bastano ad assolvere l’Inter. Per trovare i nerazzurri così in basso in classifica bisogna risalire fino agli anni Venti. È vero che – finché si è giocato undici contro undici – contro i partenopei la squadra, rivitalizzata dal ritorno di Maicon, ha offerto sprazzi di bel gioco. È indubbio che l’avvento di Ranieri ha ridato ordine e convinzione. È auspicabile che il rientro di Stankovic e quello prossimo di Snejider ridiano quantità e qualità al centrocampo. Ma intanto la difesa continua a subire gol (è la più battuta del torneo), Forlan e soprattutto Alvarez appaiono ancora estranei agli schemi e Zanetti e Cambiasso hanno bisogno di tirare il fiato (la sosta giunge opportuna). Se poi si mette di mezzo anche l’arbitro, il tutto si fa più complicato. Arbitrando l’Inter, tuttavia, Rocchi aveva già dato il meglio di sé nel derby di ritorno del campionato 2009-2010 (due espulsi e un rigore inventato); ma la banda-Mourinho aveva comunque trionfato 2-0. Però parliamo di due anni fa, quando gli stimoli (e le gambe) viaggiavano a mille…