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Il grande calcio torna
a guardare agli oratori

Anche a Milano la seconda Junior Tim Cup, torneo di calcio a 7 per Under 14 che celebra il patrimonio di valori e storie per i ragazzi

di Loris CANTARELLI

11 Dicembre 2013

Centro Sportivo Italiano, TIM e Lega Serie A tornano in campo sostenendo fattivamente la seconda edizione della Junior TIM Cup 2013-2014, torneo di calcio a 7 riservato a giovani Under 14 che celebra l’aspetto sportivo, ma anche il patrimonio di valori, storie e buone pratiche da sempre alla base del riferimento degli oratori ambrosiani e del progetto che TIM ha sintetizzato nel claim “Il calcio è di chi lo ama”.

L’anno scorso la prima edizione della competizione ha coinvolto oltre 500 oratori in Italia e ha visto il San Bernardo di Comasina (OSBer) giocarsi le finali nel pre-partita di Roma-Lazio, finale di Coppa Italia allo Stadio Olimpico di Roma il 26 maggio: la vittoria finale è poi andata dall’Oratorio S. Borromeo di Cagliari.

Domenica 8 dicembre le squadre degli Oratori Kolbe e San Carlo si sono sfidate nel pre-gara di Inter-Parma allo Stadio Giuseppe Meazza” di San Siro, in un’amichevole è terminata 5-10. Martedì 10 dicembre, invece, il grande calcio della Serie A è approdato fisicamente nel campetto dell’Oratorio dei Santi Silvestro e Martino a Milano con gli “ambasciatori” dell’Inter Francesco Toldo (vicecampione d’Europa con la Nazionale nel 2000 e oggi preparatore dei portieri Under 21) e Marco Andreolli (difensore anche nella Nazionale Under 21), per uno scambio di esperienze che ha concretizzato “sul campo” l’alleanza tra sport di vertice e di base.

Massimo Achini, presidente del Centro Sportivo Italiano, ha guidato l’incontro “di riscaldamento” nel cineteatro parrocchiale ricordando come «lo sport in oratorio rappresenta un patrimonio importante e prezioso di tutto il sistema sportivo italiano». Decine di campioni «hanno iniziato la loro attività proprio all’ombra del campanile», ma da sottolineare è soprattutto «l’aver educato centinaia di migliaia di giovani, anche con un semplice pallone». E ha aggiunto: «Che bello vedere il capitano dell’Inter Zanetti e del Parma Lucarelli così vicini, anche emotivamente, ai ragazzi degli oratori milanesi domenica in campo al Meazza!». Toldo ha invece chiesto che la Lega di Serie A sostenga maggiormente gli oratori, «un pezzo importante per il futuro del calcio italiano, un patrimonio che va coltivato e promosso come esempio educativo, perché senza valori il nostro sport non ha futuro».

È toccato a Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A, spiegare l’idea di avvicinarsi al calcio dei bambini: «Non è stato difficile convincere i calciatori ad andarli a trovare in Oratorio». Una grande alleanza educativa supportata anche dall’intervento di Cristiano Habetswallner (responsabile sponsorship Telecom Italia): «Quest’anno, grazie a Internet e ai social network attraverso l’hashtag #IlBulloèUnaPalla, raccoglieremo storie, aneddoti, racconti dei ragazzi che evidenzino un momento di vita e di sport, legato al “mondo pulito” del calcio, contro un uso distorto del web, teatro anche recentemente di terribili episodi di bullismo. Premieremo i principali lavori educativi in ambito sportivo e gli oratori che in Italia ne sono stati artefici, come è accaduto durante la scorsa edizione a Scampia».

Ogni intervento ha coinvolto un capitano delle 64 formazioni delle squadre di ragazzi di Milano (la pattuglia più numerosa del torneo), omaggiato dall’Inter di una maglia o di un pallone originali, alla presenza di Milly Moratti (direttore artistico) e Alberto Bassani (responsabile progetti sociali). Poi sono stati sorteggiati 6 oratori gemellati fra loro per organizzare un’amichevole e concorrere a una fornitura di attrezzature sportive dalla Lega Serie A. Infine i capitani delle squadre presenti si sono precipitati in campo, a tirare rigori a Toldo e giocare con Andreolli, che ha concluso: «Gli oratori sono un luogo di crescita personale incredibile. Quello che posso consigliare ai ragazzi è di sfruttare questa occasione per divertirsi con serenità con i propri amici: sono momenti straordinari che si portano dietro per tutta la vita, come una partita giocata a San Siro».

La Junior TIM Cup, che coinvolge tutte le 15 città le cui squadre militano nella Serie A, rinnova il supporto all’attività sportiva oratoriale grazie a un fondo in cui confluiscono sia parte delle ammende comminate a tesserati e a società dal Giudice Sportivo, sia un contributo di TIM. Anche per questo la manifestazione si è aggiudicata il Best Practice Awards 2013, nella categoria Social Responsibility, premio assegnato dall’EPFL, l’associazione che riunisce le leghe di calcio professionistico in Europa.