Share

Milano

I campioni dello sport
alla mensa di Opera San Francesco

Alla mensa dei Frati cappuccini 12 campioni e 12 ragazzi del Csi sono scesi in campo per la solidarietà

13 Novembre 2014

La Milano sportiva ha vissuto ieri una serata intensa all’insegna della solidarietà e del gioco di squadra: dodici campioni dello sport milanese e dodici ragazzi del Centro Sportivo Italiano hanno formato un team per servire i poveri alla mensa dei Frati cappuccini di Opera San Francesco, in corso Concordia.

Una serata speciale per lanciare in questo modo il progetto di solidarietà che vede coinvolte le squadre del Csi, che da dicembre a maggio svolgeranno, una volta a settimana, il “terzo allenamento” alla mensa di Opera San Francesco per aiutare i volontari dell’Associazione a gestire l’accoglienza degli oltre 1.200 ospiti che ogni sera frequentano la struttura per cenare, ma anche per trovare un momento di serenità e di calore.

Proprio com’è avvenuto ieri sera, dove al fianco dei ragazzi del Csi (alcuni dei quali già avevano fatto un’esperienza di volontariato ad Haiti) erano schierati i calciatori Dodò dell’Inter, Giampaolo Pazzini del Milan, le ragazze della Nazionale di ginnastica ritmica Marta Pagnini e Camilla Patriarca, i pallavolisti Willian Bermudez e Bruno Temponi Araujo del Power Volley Milano, Guillaume Quesque e Fabiola Facchinetti del Consorzio Vero Volley, il capitano della Nazionale U22 di basket in carrozzina Filippo Carossino (della Briantea 84 Cantù) e personaggi che hanno fatto la storia dello sport italiano, come l’ex campione olimpico di canoa Antonio Rossi (oggi assessore regionale allo Sport), l’ex campione del mondo di calcio Beppe Bergomi e l’allenatore Emiliano Mondonico. Con loro anche Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A, Cristiano Habetswallner, responsabile Sponsorship Telecom Italia, e don Samuele Marelli, direttore della Fom e consulente ecclesiastico del Csi Milano.

«Iniziative come questa fanno emergere al massimo i valori dello sport e hanno un significato importantissimo – spiega Massimo Achini, presidente Nazionale del Csi -. Vedere campioni e ragazzi impegnati insieme a servire i pasti, a ritirare vassoi e soprattutto a regalare sorrisi e amicizie ai “poveri” della nostra società è stato bellissimo. Il messaggio è chiaro e forte. Queste sono le vere vittorie nella vita, perché servire è il modo più vero per essere campioni di umanità. La cosa più bella è sapere che da adesso fino a giugno 2015, ogni settimana, una squadra del Csi verrà qui a fare esattamente quello che i campioni hanno fatto questa sera: un allenamento di umanità difficile da dimenticare. Con iniziative come queste lo sport dà davvero il meglio di se».

Bergomi: «Perché esserci»

Beppe Bergomi, campione del mondo 1982 e oggi notissimo commentatore televisivo, è da trent’anni vicepresidente dell’associazione “I Bindùn”: «Un giorno, con Beppe Baresi, Riccardo Ferri ed Enrico Cucchi. abbiamo voluto dare un senso diverso alla nostra vita, perché non ci bastava più essere girovaghi (bindùn in milanese), ma costruire qualcosa». Oggi Bergomi partecipa sempre con generosità a queste iniziative. Qualcuno potrebbe pensare che per le celebrità sportive siano poco più di una passerella, ma Bergomi puntualizza: «Questa domanda me la sono fatta anch’io più volte, ma poi mi sono sempre risposto che non farlo sarebbe ancora peggio. Anche solo esserci è già un messaggio e un esempio eloquente per tutti, soprattutto per i più giovani, che possono vedere quali sono i valori più importanti evidenziati da avversari perfino di stracittadine come il derby Milan-Inter. Qui ci sono Dodò e Pazzini, che non temono di giocare fianco a fianco la partita della solidarietà verso chi ha più bisogno».