Tappa finale a Milano per la Carovana della pace delle Acli, partita a settembre da Palermo e che in questi mesi ha attraversato tutto il Paese per portare nei luoghi della quotidianità – scuole, fabbriche, cooperative, cantieri, università, ospedali, teatri e campi agricoli – un messaggio concreto di disarmo, giustizia sociale e nonviolenza attiva. «Questa carovana è come una valanga, che ha coinvolto tutti i nostri territori, è una valanga di pace»: così il presidente nazionale Emiliano Manfredonia, ha illustrato l’importante iniziativa.
Un’unica visione
Un cammino collettivo che parte dal mondo del lavoro, per denunciare con forza la logica tossica secondo cui «la guerra fa bene all’economia» e per riaffermare l’idea che pace e lavoro sono parte di un’unica visione di società. La campagna ha ricevuto il patrocinio dell’Ufficio nazionale per i Problemi sociali e del Lavoro della Cei, della Rete Pace e Disarmo, della Fondazione PerugiAssisi e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
«In un tempo in cui si moltiplicano guerre armate e guerre commerciali, la Carovana della Pace delle Acli attraverserà i luoghi della fatica quotidiana – fabbriche, scuole, cooperative, cantieri, ospedali – per ascoltare, condividere e generare speranza – spiega Pierangelo Milesi, vicepresidente nazionale delle Acli -. Noi crediamo che l’Italia del lavoro possa e debba essere protagonista di una nuova stagione di dialogo e cooperazione, a partire dal basso. Per questo lanceremo anche un appello europeo, perché l’Europa torni a essere un progetto di pace vera, non solo nei proclami, ma nelle scelte concrete».
La Carovana ha preso il via il 2 settembre da Palermo e ha toccato circa 60 città italiane, con iniziative pubbliche, assemblee, laboratori di cittadinanza attiva e momenti di dialogo con i territori. Tra le tappe centrali, quella che ha incontrato la Marcia per la pace Perugia-Assisi del 12 ottobre e una speciale sulla rotta balcanica, organizzata in collaborazione con l’ong Ipsia Acli e il Cta.
La giornata a Milano
L’ultima tappa il 10 dicembre a Milano, in occasione della Giornata internazionale dei Diritti umani, mentre l’atto conclusivo della carovana si terrà con una tappa extra a Strasburgo dove sarà consegnato un appello alle istituzioni europee per rilanciare, a partire dal lavoro, una nuova stagione di cooperazione e sicurezza comune, ispirata allo spirito di Helsinki.
Il programma della tappa ambrosiana mercoledì 10 dicembre sarà molto ricco e coprirà l’intera giornata, culminando in due momenti di grande impatto e significato: l’apertura di una grande bandiera della pace in piazza Duomo alla presenza dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, e di monsignor Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, e un convegno che celebrerà la Giornata internazionale dei Diritti umani.
Due le tappe in programma (qui il volantino): la prima alle 9 presso il cantiere del Ccl (Consorzio Cooperative Lavoratori) in via Erodoto 4, dove la Cooperativa Solidarnosc Martesana sta ultimando la realizzazione di 67 alloggi; la seconda alle 9.30 presso la sede dell’Istituto Enaip (via dei Giacinti). Alle 11.30 si terrà il flash-mob a cura dei Giovani delle Acli, con i ragazzi del Servizio civile e gli studenti Enaip, alle 12.30 l’apertura della grande bandiera della pace sul sagrato del Duomo e alle 17.30 il convegno dal titolo «I diritti umani come fondamento di lavoro» (presso la sede delle Acli Milanesi, via della Signora 3).



