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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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27 e 28 aprile

L’Arcivescovo “in processione” tra i lavoratori

Don Walter Magnoni, responsabile del Servizio diocesano, spiega la decisione di monsignor Delpini di recarsi presso aziende e luoghi significativi, illustrando i motivi della scelta di queste mete e anticipando i contenuti delle varie tappe

di Annamaria BRACCINI

25 Aprile 2021
L'Officina generale Atm

Due giornate intense di visite a luoghi importanti e diversi, in vista della Festa nazionale del Lavoro, durante le quali l’Arcivescovo incontrerà cinque realtà: due del mondo dell’impresa, una del comparto sanitario, una nel settore aeroportuale per arrivare, infine, a portare il suo saluto al grande deposito e Officina generale dell’Atm di Milano.

«In questo momento storico, in cui comunque il Covid non permette di realizzare manifestazioni con la presenza di molte persone, abbiamo pensato che, come Chiesa ambrosiana, fosse giusto andare nei luoghi di lavoro, anziché riunirci nella consueta Veglia – spiega don Walter Magnoni, responsabile del Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro -. Quindi l’Arcivescovo, in maniera simbolica, ha scelto alcuni spazi significativi dove recarsi, in una sorta di “processione” nella quale incontrare e pregare con i lavoratori».

Non a caso si sono scelte realtà presenti in diverse Zone pastorali: Sesto San Giovanni, Lissone, ma anche l’ospedale di Legnano, il terminal di Malpensa, l’Atm…
Sì. In un primo tempo avremmo voluto andare in tutte le Zone della Diocesi, se fosse stato possibile, ma poi si è deciso solo per alcune. Inizieremo dalla Zona VII, a Sesto San Giovanni, dove si è individuata l’azienda Interlem, perché va ad affrontare una delle grandi sfide che oggi l’Europa riconosce per il mondo del lavoro, ovvero la trasformazione ecologica, che passa da quella dell’energia e dalla digitalizzazione. Infatti Interlem si presenta come un’azienda che vuole fare innovazione digitale, immaginando supporti di digitalizzazione per migliorare e pensare il lavoro del futuro.

Poi l’Arcivescovo sarà alla Cleaf, in Zona V- Monza…
Come Interlem, anche Cleaf nasce come start-up da un’azienda piccola, familiare, che però oggi ha 250 dipendenti, coltivando una grande attenzione sia relativamente agli impatti ambientali, sia verso i lavoratori. Sua l’invenzione dei cosiddetti “pannelli nobilitati”. Il “manifatturiero” ci pare di particolare interesse, perché rappresenta uno dei comparti importanti per l’Italia in generale e, specialmente nel territorio della Diocesi, con la provincia di Monza-Brianza. Bello indicare anche la vicenda di una famiglia, formata da credenti, che ha investito nell’innovazione e ha saputo portarla avanti. Inoltre, la visita a un ospedale è parsa necessaria per tutte le ragioni che conosciamo. L’Arcivescovo sarà quindi nel nuovo e modernissimo plesso di Legnano, in Zona IV-Rho, che conta 1900 dipendenti, 342 medici.

Le ultime tappe saranno due luoghi simbolo: Malpensa – pensiamo a tutti i problemi del trasporto aereo – e l’Officina Generale Atm…
L’hub di Malpensa rappresenta un crocevia di significati, perché è un grande luogo di lavoro in sé, ma anche il cuore di un grosso indotto, che spazia dal commercio alla ristorazione, dall’accoglienza alberghiera allo stoccaggio e molto altro. Tuttavia, allo stesso tempo, è il luogo che per tanti rappresenta il settore del turismo, oggi uno dei più colpiti. Senza naturalmente dimenticare quello che potremmo genericamente definire il business. La scelta di visitare Atm, invece, ha il senso di sottolineare la rilevanza di quegli ambiti lavorativi che non si sono mai fermati, anche nel momento peggiore del primo lockdown, permettendo a quanti comunque non erano chiusi in casa di spostarsi. Un lavoro al servizio del lavoro, quindi. Inoltre, mai come adesso è chiaro che il tema dei trasporti è anche uno dei nodi più problematici da risolvere.

Come si articoleranno gli appuntamenti? 
È previsto un momento di preghiera uguale per tutti i luoghi, centrato su un bellissimo passaggio della Lettera del Papa Patris corde, dedicata a san Giuseppe Lavoratore, che ricordiamo appunto il 1° maggio. Inoltre, si farà riferimento a un brano biblico tratto dal Libro del Siracide e l’Arcivescovo rivolgerà un suo pensiero a coloro che parteciperanno alle visite.

 

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