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I credenti uniti in un pensiero di pace

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Fom

«Facciamo la pace», con gesti concreti, in oratorio

Nella scia del messaggio dell’Arcivescovo, domenica 10 dicembre i ragazzi sono invitati ad animare la Messa con preghiere e commenti e a realizzare cartelloni e murales per le proprie comunità. Don Guidi: «Una giornata per riflettere, andando oltre le emozioni»

di Stefania CECCHETTI

6 Dicembre 2023

«Facciamo la pace» è l’invito che la Fom rivolge a tutti i ragazzi e ragazze degli oratori e, attraverso loro, a tutte le comunità. Si tratta di una giornata di sensibilizzazione che si inserisce nel percorso di Avvento proposto dall’organismo diocesano a tutti gli oratori. La data fissata è domenica 10 dicembre, pochi giorni dopo la diffusione del messaggio per la pace dell’Arcivescovo (leggi qui). Come sottolinea infatti don Stefano Guidi, direttore della Fondazione diocesana per gli oratori milanesi, «con questa proposta gli oratori si inseriscono nella linea tracciata dall’Arcivescovo, che negli ultimi mesi sta manifestando un’attenzione forte al tema della pace, anche a fronte dei conflitti in corso, e lo fanno con gli strumenti che hanno a disposizione».

Vediamo allora in cosa consiste la proposta. Nella giornata di domenica 10 dicembre, gli oratori, simbolicamente insieme, possono aderire elaborando dei messaggi di pace, in modo personale e in gruppo, realizzando uno o più cartelloni, oppure un murale in oratorio, e scrivendo e raccogliendo parole di pace, da condividere con gli altri. Si può chiedere a uno o più gruppi di scrivere un appello di pace da leggere poi in un momento speciale dedicato nel corso della giornata, oppure, durante la Messa domenicale, alla quale «Facciamo la pace» dedica un’attenzione particolare, con diverse proposte di animazione. Si suggerisce, per esempio, di valorizzare il momento della lettura, che si può far precedere da un commento che richiami l’attenzione dei ragazzi e dei presenti; il momento della preghiera dei fedeli, con intenzioni di pace che possono essere scritte da un gruppo di ragazzi nei giorni precedenti; il gesto della pace prima della liturgia eucaristica, che può essere particolarmente curato; oppure la preghiera della pace dopo il Padre nostro, che può essere pronunciata tutti insieme, con l’aiuto di un cartello.

A questa pagina la Fom mette a disposizione tutti i materiali per dare concretezza alla proposta, invitando a diffondere questa iniziativa anche attraverso i social e a raccontarla per immagini e storie (menzionando @fondazioneoratorimilanesi su Instagram).

I ragazzi sono sensibili al tema della pace? «Sicuramente è un argomento sentito – risponde don Guidi -, ma l’impressione è che il tema della pace colpisca la loro attenzione a livello soprattutto emotivo. Naturalmente sono drammi di una forza tale e di un tale impatto sui mass media che non possono non colpirci. Ma temo che a questo non corrisponda sempre una riflessione seria e importante e una presa di responsabilità, un impegno a coinvolgersi in qualche modo in prima persona. Per questo è importante fare sensibilizzazione, anche con giornate come quella in programma per il 10 dicembre». È l’indicazione anche di papa Francesco, che nell’ultimo incontro «I bambini incontrano il Papa» del 6 novembre in Vaticano, ha risposto così a Ivan, bambino ucraino, che gli chiedeva «come si fa la pace?»: «La pace si fa con il cuore e con la mano tesa», ha detto il Papa. Non solo emotività, dunque, ma gesti concreti.