Link: https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/dai-carcerati-le-ostie-per-il-congresso-eucaristico-nazionale-988546.html
Sirio dal 17 al 23 novembre 2025
Radio Marconi cultura
Share

Matera

Dai carcerati le ostie per il Congresso eucaristico nazionale

Il progetto ha visto il coinvolgimento di numerosi detenuti di Opera e Castelfranco Emilia ed è una tappa fondamentale nel loro cammino di riconciliazione e riparazione al male commesso

di Massimo PavanelloDelegato diocesano al Congresso eucaristico

19 Settembre 2022
I detenuti impegnati nella produzione delle ostie

Sono stati i detenuti delle carceri di Opera (Milano) e di Castelfranco Emilia (Modena) a preparare le 35 mila ostie che verranno distribuite durante le celebrazioni del XXVII Congresso eucaristico nazionale, in programma a Matera dal 22 al 25 settembre.

Realizzato grazie al sostegno della Fondazione «La Casa dello Spirito e delle Arti» del carcere di Opera e alla Cooperativa sociale «Giorni Nuovi» e «Missione speranza» del carcere di Castelfranco Emilia, il progetto ha visto il coinvolgimento di numerosi detenuti: la produzione artigianale delle ostie è stata una tappa fondamentale nel loro cammino di riconciliazione e riparazione al male commesso, che viene sostenuto e incoraggiato da tanti cappellani e volontari che rendono le carceri luoghi di recupero e non polveriere di rabbia.

La voce della speranza

È stato proprio l’Ispettorato generale dei cappellani delle carceri italiane, infatti, a promuovere l’iniziativa. Essa esprime la condivisione spirituale dei ristretti con le Chiese in Italia e lancia un messaggio forte: «Il pane che sulla mensa diventerà il Corpo di Cristo vuole essere la voce della speranza rivolta a tutte le comunità ecclesiali e al mondo civile per non dimenticare che, anche nelle carceri, c’è una Chiesa bisognosa di ascolto, di accoglienza e di riscatto», ha detto don Raffaele Grimaldi, Ispettore generale dei cappellani delle carceri.

Il Congresso eucaristico nazionale, ha quindi concluso il sacerdote, «ci faccia cogliere e comprendere ancora di più che in quel piccolo pezzo di pane, che nutre la nostra fragilità umana, oltre ad esserci Il Cristo Vivente, sono racchiusi anche i dolori dell’umanità, sono impressi i volti di coloro che vivono nelle carceri».

Leggi anche:

A Matera il Congresso eucaristico nazionale

#FiscMatera: pubblica la tua foto e vinci