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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Roma

Cei, il cardinale Zuppi è il nuovo Presidente

Nominato da papa Francesco dalla terna votata dai Vescovi italiani riuniti in assemblea generale. Romano, 67 anni, Arcivescovo di Bologna dal 2015, succede al cardinale Bassetti

24 Maggio 2022
Il cardinale Matteo Zuppi (foto Siciliani / Gennari / Sir)

Papa Francesco ha nominato il cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, presidente della Conferenza episcopale italiana. A dare l’annuncio ai Vescovi è stato il cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, che ha dato lettura della comunicazione del Santo Padre. Nella mattinata di martedì 24 maggio i Vescovi riuniti per la loro 76ª Assemblea generale hanno proceduto all’elezione della terna per la nomina del Presidente, secondo quanto previsto dallo Statuto (art. 26, § 1).

Chi è

Il cardinale Matteo Maria Zuppi nasce a Roma l’11 ottobre 1955, quinto di sei figli. Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi da essa promosse: dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti; da quelle ecumeniche per l’unità tra i cristiani a quelle per il dialogo interreligioso, concretizzatesi negli Incontri di Assisi.

A ventidue anni, dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel Seminario della diocesi suburbicaria di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia.

Ordinato presbitero per il clero di Palestrina il 9 maggio 1981 dal vescovo Renato Spallanzani, subito dopo viene nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del Consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012. Nel secondo quinquennio come parroco a Trastevere, dal 2005 al 2010, è prefetto della terza prefettura di Roma e dal 2000 al 2012 assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico nel processo che porta alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile.

Nel 2010 viene chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia orientale della città; e nel 2011 è prefetto della diciassettesima prefettura di Roma. Poco dopo, il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo nomina Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare di Roma (per il Settore Centro). Riceve l’ordinazione episcopale il successivo 14 aprile per le mani dell’allora cardinale vicario Agostino Vallini e sceglie come motto «Gaudium Domini fortitudo vestra».

Il 27 ottobre 2015 papa Francesco lo nomina alla sede metropolitana di Bologna e il 5 ottobre 2019 lo crea cardinale con il Titolo di Sant’Egidio. È membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Le prime parole

«Ringrazio il Signore per la fiducia e ringrazio anche voi per la fiducia». Queste le prime parole rivolte ai Vescovi dal cardinale Zuppi dopo la nomina. «Sono rimasto colpito dalle parole di Bassetti, comunione e missione (leggi qui, ndr) – ha proseguito il cardinale a proposito di un passaggio del discorso del suo predecessore nell’introduzione ai lavori -. Sono le stesse parole che sento nel cuore per questo mandato. Cercherò di fare del mio meglio, ce la metterò tutta. Restiamo uniti nella sinodalità, nella comunione, nella preghiera. Grazie a tutti, a presto».

L’Ac: «Collaborazione, affetto e preghiera»

La Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana, a nome di tutta l’associazione, saluta «con gioia» la nomina del cardinale Zuppi. «Ringraziando Papa Francesco per la paterna sollecitudine verso la Chiesa italiana, e il cardinale Zuppi per la disponibilità a un servizio così importante, formuliamo i più fervidi auguri di buon lavoro e assicuriamo la nostra collaborazione, il nostro affetto, la nostra preghiera», si legge in una nota. L’Ac conferma «il desiderio di partecipare con passione e corresponsabilità alla missione della Chiesa italiana, chiamata a vivere in pienezza il suo Sinodo e quello della Chiesa universale. In un tempo complesso ancora segnato dalla pandemia e dai suoi effetti e carico di ansia per la guerra in Ucraina, con i vescovi italiani sogniamo una Chiesa in uscita, perennemente missionaria, sbilanciata in avanti per chinarsi sui più deboli, capace di fornire un contributo culturale critico e costruttivo sui grandi temi etici, economici, sociali e politici. Offriamo mani e cuori operosi e sincera disponibilità alla costruzione del bene comune», prosegue la nota. L’Azione rivolge anche «un grato saluto al cardinale Gualtiero Bassetti per il servizio reso alla Chiesa italiana: da lui abbiamo sempre ricevuto attenzione e ascolto, avvertendo una speciale paternità e una forte consapevolezza del ruolo dei laici credenti nella Chiesa e nella società».

Le Acli: «Interprete della Chiesa in uscita»

Le Acli esprimono «vive congratulazioni» al cardinale Zuppi: «Nel corso degli anni, prima a Roma e poi Bologna, gli aclisti hanno apprezzato lo spessore umano e pastorale e l’autentica passione per la carità del nuovo presidente, che è stato ed è interprete di quella ‘”Chiesa in uscita” – secondo la nota espressione di Papa Francesco – che questo tempo richiede. Le difficoltà legate alla pandemia, le incertezze della guerra in Ucraina e delle possibili conseguenze economiche e sociali, le difficoltà di un inedito cammino sinodale sono fra i molti problemi che la Chiesa italiana deve affrontare, in un contesto già segnato da difficoltà nella comunicazione della fede e nella comprensione del ruolo della comunità ecclesiale», proseguono le Acli, che, proprio per questo, «intendono porsi con maggiore decisione al servizio del progetto pastorale della Chiesa italiana, nella loro specificità di laici impegnati nelle più difficili frontiere sociali, dove si incontrano le molte ferite dell’umanità e anche le molte possibilità di sviluppi positivi, per un annuncio del Vangelo che non sia dottrina morta, ma carne e sangue dell’umanità vivente in cui Cristo si è incarnato».

La Cattolica: «Sostegno e vicinanza»

Il rettore della Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli, ha espresso al cardinale Matteo Maria Zuppi le congratulazioni per la nomina a presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Nel formulargli, a nome dell’intero Ateneo, i migliori auspici per l’incarico che gli è stato affidato per volontà del Santo Padre Francesco, il Rettore ha anche «assicurato il sostegno e la vicinanza dell’Ateneo allo svolgimento» della delicata nuova missione.

Il rettore ha espresso anche la profonda gratitudine dell’Università Cattolica al cardinale Gualtiero Bassetti, presidente uscente della Cei, per aver saputo guidare la Chiesa italiana «con saggezza e generosità in un periodo difficile e a tratti drammatico». «Anche durante la pandemia le parrocchie e tutte le strutture territoriali della Chiesa italiana si sono confermate risorsa fondamentale per la società intera: hanno sostenuto materialmente e spiritualmente chi si è trovato in difficoltà, arrivando anche là dove le amministrazioni pubbliche non riuscivano a far giungere l’aiuto necessario e sono state capaci di tenere vivi i legami tra le persone in un periodo di grande disorientamento», ha osservato Franco Anelli.

«A questa azione della Chiesa, così profondamente radicata nella realtà, si affianca da sempre quella dell’Università Cattolica, con le sue numerose iniziative per il diritto allo studio e per il sostegno degli studenti che si trovino in situazioni di difficoltà», ha ricordato il rettore.

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