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Proposta

Con Ambrosianeum a Gerusalemme per invocare la pace

La Fondazione e Geaway Tour Operator promuovono un pellegrinaggio di preghiera e solidarietà nella Città Santa dal 18 al 21 marzo. Prenotazioni entro il 31 gennaio

12 Gennaio 2024
Panoramica di Gerusalemme (foto iStock)

La guerra in corso in Medio Oriente non può lasciare indifferenti e chiede un coinvolgimento che vada oltre l’auspicio che presto possano aprirsi strade per la pace.

Da qui l’idea di andare in Terra Santa «per una preghiera di intercessione e di pace», come segno del non volersi arrendere all’inevitabilità della violenza. Niente potrà essere come prima dopo le orrende violenze di Hamas del 7 ottobre e la spropositata reazione dell’esercito di Netanyahu, i 23 mila morti a Gaza e quelli in Cisgiordania, le vittime e i patimenti di ostaggi e famiglie. Nonostante questo, a Gerusalemme sinagoghe, chiese, moschee, strade e mura sono luoghi di preghiera, pietre vive di speranza contro ogni speranza, semi di vita, spinte a rialzarsi da tensioni secolari. Pregare a Gerusalemme è riconoscersi fragili, ma non impotenti, limitati, ma non predestinati al buio, bisognosi di cambiare a partire da sé.

A partire da queste riflessioni, la Fondazione Culturale Ambrosianeum e Geaway Tour Operator promuovono un Pellegrinaggio di solidarietà a Gerusalemme dal 18 al 21 marzo. Quattro giorni e tre notti dedicati a momenti di preghiera e riflessione in luoghi significativi della Città Santa, intervallati da incontri con personalità coinvolte in prima linea nel dialogo per la pace (vedi qui il programma).

Non mancheranno spazi per la preghiera e meditazione personale, ma, come disse Carlo Maria Martini, «intercedere non vuol dire semplicemente “pregare per qualcuno”, come spesso pensiamo. Letteralmente significa “fare un passo in mezzo”, fare un passo in modo da mettersi nel mezzo di una situazione. Intercessione vuol dire allora mettersi là dove il conflitto ha luogo, mettersi tra le due parti in conflitto. Non si tratta quindi solo di articolare un bisogno davanti a Dio (Signore, dacci la pace!) stando al riparo. Si tratta di mettersi in mezzo».

Per questo motivo, soprattutto in questo tempo drammatico, è importante promuovere un pellegrinaggio in Terra Santa; mentre spirano venti cupi di guerra è necessario non arrendersi alla violenza del terrorismo e del conflitto.

Prenotazioni entro il 31 gennaio: https://geaway.it/prodotto/israele-18-21-marzo-2024; tel. 039.6894440