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Proposta

A Seveso donne in ascolto ospitale

Un’opportunità inedita in Diocesi: nei sabati dell’Anno Santo, al Santuario di San Pietro (chiesa giubilare), alcune consacrate offrono ai pellegrini uno spazio di preghiera, riflessione e confronto

9 Aprile 2025

Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare (2Re 4,10).
Forse lo stile di accoglienza avuta nei confronti del profeta Eliseo da parte della donna sunamita può illustrare quanto si sta facendo da qualche mese presso il Santuario di San Pietro Martire a Seveso. Un’iniziativa nuova – un esperimento, si potrebbe quasi dire – in cui sono state coinvolte le religiose del Decanato Seregno-Seveso.

Di cosa si tratta? La possibilità di un ascolto spirituale da parte di una donna consacrata nei sabati dell’anno giubilare (ore 10-12 e 15-17) in una chiesa in cui si può chiedere l’indulgenza.

In un angolo della chiesa è stato allestito un ambiente dedicato e discreto. Come Eliseo, anche il pellegrino di oggi – oltre ai gesti tipici per invocare il perdono giubilare – trova l’opportunità per “ritirarsi”, raccontarsi e ascoltare in verità, pregare lo Spirito e confrontarsi insieme sul Vangelo.

Una dozzina le consacrate coinvolte, appartenenti a diversi Istituti religiosi che vivono il loro carisma sul territorio (Ausiliarie Diocesane, Figlie della Carità di San Vincenzo, Ordo Virginum, Suore di San Carlo, Suore Sacramentine). Per rendere l’incontro meno anonimo, il nome della consacrata presente al momento è segnalato sul paravento, ben visibile in chiesa, ma in grado di assicurare riservatezza.

Come indicato dalla Bolla di indizione del Giubileo, il desiderio è che questa iniziativa (unica in Diocesi, al momento) possa diventare una modalità ulteriore per valorizzare le chiese locali – oltre alle basiliche romane – come «…luoghi santi di accoglienza e spazi privilegiati per generare speranza».