Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Una forma di vita consacrata nata da una intuizione di S. Carlo che vuole incarnare le parole del Signore Gesù: “Io sto in mezzo a voi come colui che serve” (Lc 22, 27).

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Un po’ di storia…

Le origini dei Fratelli oblati diocesani risalgono a S. Carlo Borromeo che decide di istituire dei collaboratori laici da affiancare ai presbiteri negli impegni del loro ministero.
Ma la vera nostra istituzione avviene per volontà del Beato Alfredo Ildefonso Schuster,Arcivescovo di Milano, che ci ha pensati come una famiglia della Congregazione degli Oblati dei Ss. Ambrogio e Carlo.
L’idea di questa famiglia di Oblati fu lanciata nel settembre del 1930 e vede come attori principali Mons. Pietro Mozzanica, allora Vicario generale e Prevosto generale degli Oblati e Padre Raineri Boga, all’epoca economo del Seminario di Seveso.
Il giorno 8 dicembre 1932, presso il Seminario di Seveso, il primo gruppo di Fratelli oblati riceve la regola approvata dal Beato Schuster e il 4 ottobre 1933, nel Seminario di Seveso, ha luogo la prima vestizione di dodici giovani Fratelli oblati. Comincia così il servizio ai seminari della Diocesi che ha caratterizzato per molti anni il ministero dei Fratelli oblati.
Il 27 aprile 1934 il Beato Card. Schuster pone la prima pietra della casa dei Fratelli che, con la collaborazione di un “Comitato di Signore Patronesse”, veniva eretta nello stesso anno nel luogo dell’ortaglia del Seminario di Seveso e inaugurata nel maggio dell’anno seguente.
La prima professione temporanea ha luogo il 19 ottobre 1936, la prima professione perpetua il 21 settembre 1942.

Chi siamo?

Siamo consacrati, donati totalmente a Dio come al primo e all’unico amore della nostra vita ed esprimiamo la nostra consacrazione nell’oblazione, cioè nell’offerta totale di noi stessi a Cristo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime della Chiesa ambrosiana, in completa disponibilità al nostro Arcivescovo.

Siamo fratelli. L’oblazione è il nostro modo concreto di tradurre in atto il Battesimo. Non aspiriamo agli ordini sacri ma ci poniamo al servizio della Chiesa ambrosiana professando i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza assunti mediante la forma del voto, svolgendo il nostro ministero nelle istituzioni dove veniamo destinati, in strettissimo riferimento e dipendenza dall’Arcivescovo, in collaborazione con i presbiteri della Diocesi.

Siamo diocesani. Ci affianchiamo con zelo apostolico al clero diocesano nel quale riconosciamo la voce di Colui che ci ha chiamati e ci doniamo totalmente all’Arcivescovo per la Chiesa ambrosiana, con il desiderio di essere utili nella vita della Diocesi.

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