Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Nella sessione invernale della Conferenza Episcopale Lombarda oltre a verificare l’attuazione del Motu proprio di Papa Francesco Mitis Iudex Dominus Iesus si è discusso dei “Ministeri istituiti”. In apertura un ricordo grato di Papa Benedetto XVI

coppia

Nel Santuario di Caravaggio, che i Vescovi lombardi su proposta del Vescovo di Cremona, Mons. Antonio Napolioni hanno proclamato come Santuario regionale, si è svolta, il 17 e 18 gennaio scorso, la sessione invernale della CEL.

L’assemblea, presieduta dall’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, ha visto la presenza di tutti i Vescovi delle 10 Diocesi lombarde, con gli ausiliari di Milano e il Vicario Generale di Brescia. In apertura dei lavori mons. Delpini ha ricordato mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare di Milano, morto nel mese di dicembre: uomo e cristiano che si è “consegnato al Signore con fede e cuore buono”. E nello stesso tempo ha espresso riconoscenza per il fecondo magistero di Benedetto XVI, spirato il 31 dicembre, ricordando ciò che lui stesso ebbe a dire della Lombardia “come luogo centrale del cattolicesimo europeo”.

A seguire i Vescovi hanno incontrato la Commissione della Rota Romana guidata da S.E. Mons. A. Arellano Cedillo e composta da Mons. Davide Salvatori, Mons. Vito Angelo Todisco e da S.E. Mons. Vincenzo Pisanello il cui scopo era quello di confrontarsi con i presuli lombardi per verificare come il Motu proprio di Papa Francesco Mitis Iudex Dominus Iesus è stato attuato.

Consapevoli di quanto il Papa chiede nella Mitis Iudex e di quanto sia importante che il giudizio sia corretto, serio, rapido ed economicamente accessibile, si è messo in risalto l’attenzione pastorale, cresciuta da tempo in Regione, circa le “coppie ferite” nel solco di “Amoris laetitia”. I Vescovi, nel prolungato dibattito, hanno ribadito di essere cordialmente aperti ad accogliere ogni suggerimento teso a valorizzare una pastorale di comunione e di sinodalità, rilevando quanto sia indispensabile non dare mai l’impressione di svilire il sacramento del matrimonio.

Nel seguito dei due giorni di lavoro la Consulta regionale di pastorale familiare ha avviato un primo confronto su quali linee pastorali intraprendere su omosessualità e coppie divorziate risposate alla luce di Amoris Laetitia. Don Frassi e i coniugi Lissi hanno avviato la discussione invitando a tener presente tre aspetti: anzitutto che sempre si parla di persone, in secondo luogo che sono coinvolte sempre delle famiglie e infine che tutto questo ha un riflesso sulla comunità ecclesiale. Dalla lettura della situazione si è passati a chiedersi quali processi ecclesiali avviare invitando ogni diocesi, all’interno dell’ufficio di pastorale della famiglia, ad avere una specifica equipe di lavoro.

Il lavoro è poi proseguito con la riflessione sui “Ministeri istituiti” aiutati dal vescovo di Crema, mons. Gianotti, e da don Francesco Vanotti che hanno introdotto una lettura ragionata delle quattro parti dell’attuale bozza: identità dei ministeri istituti, discernimento dei candidati, formazione dei candidati, l’istituzione e il rinnovo del mandato. Nel dibattito i Vescovi hanno sottolineato come il testo vada ad arricchire la nota della CEI e offra i criteri per un discernimento delle persone che saranno istituiti ministri e per lo stesso esercizio del ministero offrendo così il volto di una Chiesa di comunione. Subito dopo si è affrontato il tema della formazione dei Presbiteri nella Chiesa italiana. Qui il Card. Cantoni ha dato conto delle risonanze avute nella Consulta presbiterale regionale circa il testo inerente alla formazione dei presbiteri. Il bisogno di un continuo aggiornamento, la formazione alla sinodalità, la fraternità sacerdotale, affettività, celibato e solitudine del prete, rapporto fra la spiritualità del proprio gruppo di appartenenza e quella diocesana: questi gli aspetti emersi nel corso del lavoro durante il quale i Vescovi hanno rilevato che il testo di lavoro sembra essere ancora troppo acerbo.

Infine, come in ogni sessione di lavoro, i Vescovi hanno aggiornato sul lavoro compiuto dalle Commissioni per le quali sono delegati procedendo ad alcune nomine e dando l’assenso alla richiesta di Mons. Beschi, Vescovo di Bergamo, all’apertura della causa di beatificazione di un Presbitero della diocesi di Bergamo, don Giuseppe Vavassori.

Ti potrebbero interessare anche: