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Iter della causa

Ecco le tappe del processo di beatificazione

22 Maggio 2012

Il processo al Servo di Dio don Gnocchi ha compiuto le tappe contemplate da una secolare, rigorosa e collaudata prassi, sostenuto dalle preghiere della Fondazione, delle migliaia di ex allievi che hanno goduto della sua tenera paternità, degli amati alpini e dagli iscritti all’associazione dei donatori di organi (Aido). La causa dispone di un unico “Processo sulla vita, virtù e fama di santità”, celebrato nella Diocesi di Milano dal 6 maggio 1987 al 23 febbraio 1991, nell’arco di 199 sessioni per la deposizione di 178 testi e la raccolta di una copiosa documentazione. Tale materiale istruttorio, distribuito nei quindici volumi della copia pubblica (per un totale di 4.321 pagine) è stato poi presentato alla Congregazione per le Cause dei Santi. Con il decreto sulla validità, rilasciato il 26 ottobre 1993 dalla Congregazione, ha preso avvio lo studio per la preparazione della “Positio”.
Il 20 dicembre 2002 Giovanni Paolo II, riconoscendone l’eroicità delle virtù ha proclamato don Gnocchi “Venerabile”. Tra ottobre e dicembre 2004, con lodevole e provvidenziale accelerazione, è stata completata l’istruttoria supplementare diocesana, chiusa solennemente all’Istituto Palazzolo di Milano dall’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, per vagliare severamente il presunto miracolo segnalato alla segreteria della Postulazione della Causa.
Se la santità va intesa come perfezione dell’uomo, don Gnocchi ha saputo sfruttare al massimo le sue spiccate qualità umane per identificarsi il più possibile con l’uomo perfetto, con Cristo stesso, e per farsi dono agli altri in nome di Lui. «Se don Carlo sarà beatificato – ha scritto l’ultimo postulatore della Causa, fratel Rodolfo Cosimo Meoli – non lo sarà per la sua intelligenza, per la sua intraprendenza o per la sua filantropia, ma per come e per Chi ha usato la sua vita».