Gdc 6,1-16; Sal 105; Lc 9,57-62 Bisogna seguire Gesù e diventare suoi discepoli con prontezza e determinazione. (Lc 9) Dio rimprovera il suo popolo che ha dimenticato quanto il Signore ha compiuto per la sua salvezza: lo ha fatto uscire dall’Egitto e dalla condizione servile in cui viveva; lo ha strappato agli oppressori e lo ha riportato alla libertà promessa. Invece di continuare a vivere secondo la legge, il popolo non ha più ascoltato la voce di Dio. Ecco che Dio chiama un profeta che vada dal suo popolo e lo richiami alla retta via. La chiamata di Dio è sempre decisiva e mira al disegno della salvezza di tutti, non possono esserci condizioni o limiti: o si serve il Signore o non lo si segue. La sequela è difficile perchè il Signore non promette onori e successi, ma fatiche e incomprensioni. Ma il regno di Dio è quel tesoro che merita di impegnare, e rischiare, tutto per costruirlo. Preghiamo col Salmo Salvaci, Signore Dio nostro, radunaci dalle genti, perchè ringraziamo il tuo nome santo: lodarti sarà la nostra gloria.