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Letture Rito Ambrosiano

Gen 17,1b-8; Sal 118; Pr 5,1-13; Mt 5,27-30

1 Marzo 2010

GENESI Lettura del libro della Genesi 17, 1b-8 In quei giorni. / Il Signore apparve ad Abram e gli disse: / «Io sono Dio l’Onnipotente: / cammina davanti a me / e sii integro. / Porrò la mia alleanza tra me e te / e ti renderò molto, molto numeroso». / Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: / «Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te: / diventerai padre di una moltitudine di nazioni. / Non ti chiamerai più Abram, / ma ti chiamerai Abramo, / perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò. / E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio». SALMO Sal 118 (119), 25-32 ® Beato chi cammina nella legge del Signore. La mia vita è incollata alla polvere: fammi vivere secondo la tua parola. Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi decreti. ® Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie. Io piango lacrime di tristezza; fammi rialzare secondo la tua parola. ® Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi. ® Ho aderito ai tuoi insegnamenti: Signore, che io non debba vergognarmi. Corro sulla via dei tuoi comandi, perché hai allargato il mio cuore. ® PROVERBI Lettura del libro dei Proverbi 5, 1-13 Figlio mio, / fa’ attenzione alla mia sapienza / e porgi l’orecchio alla mia intelligenza, / perché tu possa conservare le mie riflessioni / e le tue labbra custodiscano la scienza. / Veramente le labbra di una straniera stillano miele, / e più viscida dell’olio è la sua bocca; / ma alla fine ella è amara come assenzio, / pungente come spada a doppio taglio. / I suoi piedi scendono verso la morte, / i suoi passi conducono al regno dei morti, / perché ella non bada alla via della vita, / i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto. / Ora, figli, ascoltatemi / e non allontanatevi dalle parole della mia bocca. / Tieni lontano da lei il tuo cammino / e non avvicinarti alla porta della sua casa, / per non mettere in balìa di altri il tuo onore / e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele, / perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, / e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto / e tu non debba gemere alla fine, / quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne, / e tu debba dire: «Perché mai ho odiato l’istruzione / e il mio cuore ha disprezzato la correzione? / Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, / non ho prestato orecchio a chi m’istruiva». VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 5, 27-30 In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna».