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L’intervento dell’Arcivescovo, sotto embargo: la famiglia «genera futuro» ed è «resistenza alla tentazione dell’egocentrismo»

Milano, 18 giugno 2022 – Inviamo, sotto embargo fino alle ore 20.30 di questa sera, la traccia dell’intervento che l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, pronuncerà questa sera a conclusione della Festa delle famiglie in Piazza Duomo a Milano.

La serata, al via alle 19 dopo un “aperitivo” in tre piazze del centro città animate da famiglie di vari movimenti ecclesiali, è l’evento preparatorio promosso dalla Diocesi di Milano (in particolare dal Servizio per le famiglie e dalla Fondazione oratori milanesi) in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno.

A condurre la serata è l’attore Giovanni Scifoni, che, oltre a introdurre i vari momenti, interpreterà un suo pezzo teatrale sulla figura di Santa Francesca Romana, personaggio che ha riassunto nella sua vita un messaggio rilanciato spesso da papa Francesco, l’impegno a vivere la vocazione familiare come via per la santità.

Durante la Festa, oltre a momenti di animazione e ad alcuni intermezzi musicali proposti dal cantante italo-togolese Arsene Duevi, saranno proiettate quattro video testimonianze di famiglie che incarnano vari aspetti della vita familiare quotidiana, vissuta nello spirito del testo evangelico delle nozze di Cana.

“Promesse e promesse” è la storia di una coppia di giovani sposi tra aspettative, speranze e impegno ad iniziare un cammino di crescita. Ora, dopo due anni di matrimonio, aiutano futuri coniugi nel percorso verso il “sì”.

“Dentro e oltre la crisi” è l’intervista ai direttori, marito e moglie, del centro di Pastorale della famiglia della Diocesi di Mantova. Dopo un matrimonio “riparatore” e un periodo di crisi i due si sono riavvicinati anche grazie all’incontro con un frate che li ha «aiutati e non giudicati». Ora sono al servizio di altre coppie in difficoltà «per trasformare le ferite in feritoie».

“Grazia straripante” è il messaggio di una coppia che, non potendo avere figli, ha scelto di adottare una bambina. Col tempo la piccola ha dimostrato segnali di disabilità, ma, pur tra alcune difficoltà, grazie all’amore che la circonda ora che è un’adolescente può superare tanti ostacoli. Per la coppia questa figlia si è rivelata un dono.

“Stupore continuo”: così una famiglia, composta da nonna, genitori e quattro figli, racconta come si rafforzi il legame grazie alle esperienze, i valori e gli affetti che vengono tramandati di generazione in generazione.

I video, realizzati da Chiara Pelizzoni e Paco Capaldi, saranno disponibili sul canale YouTube ChiesadiMilano subito dopo la fine dell’evento, dalle 21.

In conclusione, la riflessione dell’Arcivescovo, che prende spunto dal simbolo che sarà donato a tutti i presenti: un anello tucum, di origine amazzonica, che, in epoca coloniale, dava ufficialità ai matrimoni degli schiavi e degli indios e ora, dopo il Concilio Vaticano II, è diventato anche un simbolo di pace, fratellanza e dialogo ecumenico.

«La catena che unisce le generazioni – scrive l’Arcivescovo nel suo intervento – genera futuro e chiede a Dio il vino buono, è una resistenza alla paura che fa invecchiare il mondo e considera i bambini come una imprudenza. L’impresa di “arrotondare” l’anello è una resistenza alla tentazione dell’egocentrismo che fa valere i propri spigoli come diritti e non si cura dell’angoscia che crea nei figli e nelle figlie».

Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano

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