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Una risposta all’invito dell’Arcivescovo a celebrazioni più curate e gioiose. Don Miolo: «aumentare la cultura musicale e liturgica può aiutare a far percepire più chiaramente la presenza del signore nelle celebrazioni»

«È necessario che, attraverso la cura delle celebrazioni, si creino le condizioni perché si esprima la gioia frutto dello Spirito»: così scrive nella sua ultima lettera pastorale l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. Un’esigenza, quella di celebrazioni più liete a partire da una maggiore cura dei canti e delle musiche, a cui si propone di rispondere un corso di formazione per animatori musicali promosso dal Servizio per la pastorale liturgica della Diocesi, al via sabato 23 ottobre alle 14.30.

 

La prima lezione del corso pratico-teorico “Te laudamus” si terrà nella parrocchia di Sant’Ildefonso a Milano e proseguirà poi da novembre a maggio, con un incontro mensile, in quattro sedi diverse: Milano, Lecco, Seveso e Varese.

 

Complessivamente, l’offerta formativa comprende 28 ore in presenza e altrettante ore on line, erogate da 28 docenti, tutti musicisti professionisti che operano nella liturgia: preti e consacrate, laici e laiche, tra cui molti giovani (qui una presentazione dei docenti). Molteplici le materie trattate: dalla vocalità alla ritmica, dall’animazione liturgica al canto ambrosiano fino al laboratorio corale e strumentale.

 

L’obiettivo è migliorare la preparazione e la coscienza musicale e liturgica di chi in parrocchia canta nel coro o suona uno strumento, in genere la chitarra o l’organo. Un servizio prezioso, parte integrante della liturgia, a cui si dedicano moltissimi fedeli.

 

Per l’ampiezza di temi e livello di approfondimento si tratta di un’iniziativa che – su questo specifico aspetto della vita della Chiesa – non ha precedenti recenti nella Diocesi. «La varietà del corpo docente e le diverse competenze che verranno messe a disposizione renderanno l’itinerario formativo un’immersione globale in tutti gli ambiti che un buon animatore può imparare ad amare e a conoscere – assicura don Riccardo Miolo, responsabile del Servizio per la pastorale liturgica -. Siamo convinti che nelle nostre celebrazioni la presenza del Signore possa essere percepita più chiaramente. Una maggiore consapevolezza dei mezzi tecnici e una più approfondita cultura liturgica possono aiutarci a intonare un gioioso canto nuovo».

 

Al momento hanno già aderito all’iniziativa 40 persone, tra coristi e musicisti, segnalati dai parroci delle diverse zone della Diocesi, ma le iscrizioni sono ancora aperte. Al termine della formazione, gli allievi porteranno nelle comunità di appartenenza quanto hanno appreso mentre, in estate, prepareranno e animeranno insieme una celebrazione diocesana. Maggiori informazioni sono disponibili su www.chiesadimilano.it/telaudamus

 

Stefano Femminis

Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali

Arcidiocesi di Milano

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