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L’arcivescovo Delpini in Duomo: «seguiamo la via degli artigiani della pace»

Milano, 25 marzo 2022 – «La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria sia una benedizione che scenda sulle terre più tribolate tra i popoli in guerra e sia una rivelazione che susciti il santo timor di Dio che convince alla sincerità e alla verità. Ogni guerra è frutto di una menzogna. Si può però mentire agli uomini ma non a Dio».

Con queste parole, nella celebrazione appena conclusa in Duomo, l’arcivescovo Mario Delpini si è unito in una preghiera per la pace a papa Francesco nel giorno della consacrazione nella Basilica di San Pietro al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina.

Contro gli orrori della guerra, l’appello dell’Arcivescovo: “Percorriamo la via dei piccoli, la via della preghiera e professiamo la nostra povertà, invocando l’intercessione di Maria». Dobbiamo farci «artigiani della pace», «soccorrere, consolare e riconciliare». Anche un monito ai governanti: «Il timor di Dio è scuola di umiltà, il potere dei potenti si può rendere inaccessibile al giudizio degli uomini, ma non al giudizio di Dio».

«Nella terra consacrata al Cuore Immacolato di Maria torni la verità e la parola sincera – la speranza di Delpini -. Noi riconosciamo oggi di sentirci impotenti e spaventati, di avere un grande desiderio che venga un tempo di pace ma non riusciamo a intravederne l’annuncio».

Testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo.

Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano

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