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In Duomo l’Arcivescovo ha consegnato il mandato ai Gruppi Barnaba, primi nuclei delle assemblee sinodali decanali. Aperta la fase diocesana del sinodo dei vescovi: «affrontare con azioni pastorali inedite sfide inedite»

Milano, 17 ottobre 2021 – Durante la Messa in Duomo di questa mattina, festa della Dedicazione della Cattedrale, l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, ha consegnato il mandato ai Gruppi Barnaba in una celebrazione che ha ufficialmente aperto la fase diocesana del Sinodo universale dei Vescovi, convocato da Papa Francesco, e il cammino sinodale della Diocesi ambrosiana. Come ha spiegato il Vicario generale, mons. Franco Agnesi, all’inizio della celebrazione, «nella nostra Chiesa ambrosiana il cammino sinodale inizia con voi, fratelli e sorelle dei Gruppi Barnaba, chiamati a immaginare le future Assemblee sinodali decanali che caratterizzeranno lo stile di presenza della Chiesa nei nostri territori geografici ed esistenziali».

Nell’omelia, l’Arcivescovo ha fatto riferimento al tema della costruzione della cattedrale, attualizzandolo ai nostri giorni: «In questo Duomo così spazioso e grande, in questa città così attiva e inquieta, invito tutti a inaugurare i tempi di Barnaba, uomo virtuoso. Questo è il tempo di uomini e donne di fede che sanno vedere la grazia di Dio. Non è il tempo dell’entusiasmo presuntuoso dei protagonisti solitari o partigiani, non è il tempo degli scoraggiati, lamentosi, scettici, depressi. È il tempo per gente di fede».

Con riferimento alla fase di “ascolto e consultazione” prevista dal Sinodo dei Vescovi, per la quale l’Arcivescovo ha nominato come referente diocesano don Walter Magni, mons. Delpini ha sottolineato che «ci viene chiesto uno sguardo più profondo di quello offerto dalle analisi sociologiche e psicosociali, senza disprezzare le analisi. Che cosa vedono nella nostra Chiesa le persone virtuose, piene di Spirito Santo e di fede?».

E ha proseguito: «Questo è il tempo di Barnaba, il tempo delle parole incoraggianti, il tempo delle parole pronunciate per costruire, il tempo in cui resistere alla tentazione della parola amara, dei luoghi comuni che seminano tristezza. Questo è il tempo di chiamare quelli che se ne stanno appartati, il tempo per far credito a coloro che il Signore chiama anche se non sono secondo le aspettative dei fedelissimi».

Dopo avere esortato ad «affrontare con azioni pastorali inedite sfide inedite», l’Arcivescovo ha concluso: «Il tempo che apriamo è tempo di grazia proprio perché camminiamo sulla strada di Gesù che incontra, ascolta, discerne e chiama alla sequela. Ciascuno stia attento a come costruisce, per restare attaccato al fondamento già posto, che è Gesù Cristo».

I Gruppi Barnaba, dal nome dell’apostolo inviato da Gerusalemme ad Antiochia e tradizionalmente considerato primo vescovo di Milano, sono composti da un moderatore o una moderatrice, responsabile del Gruppo, da un segretario o una segretaria e dal Decano. Sono stati costituiti in tutti i 63 decanati in cui è suddivisa la Diocesi di Milano. Sono chiamati a dare vita alle Assemblee sinodali decanali, per iniziare un ascolto della realtà territoriale in cui evidenziare i semi di Vangelo, le esperienze di fede, le occasioni di carità che esistono.

Ai moderatori dei Gruppi, dopo la Comunione, l’Arcivescovo ha dato la sua benedizione e il mandato, consegnando il “Libro delle buone notizie”, un quaderno bianco in cui – ha spiegato mons. Agnesi – «potranno essere scritte testimonianze, esperienze, intuizioni, insomma le scoperte di germogli di Chiesa che il Gruppo farà nel proprio decanato, anche al di fuori della comunità cristiana». Al termine della celebrazione l’Arcivescovo ha incontrato i fedeli sulla soglia del Duomo per un momento di saluto.

Testo integrale dell’omelia.

Stefano Femminis
Responsabile Ufficio Comunicazioni sociali
Arcidiocesi di Milano

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