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L'Ufficio turismo della Cei organizza inediti esercizi spirituali per le guide turistiche professionali e per quanti operano nel volontariato dell'arte

Massimo Pavanello

matera

Un verso di Maya Angelou, poetessa statunitense, potrebbe fungere da cornice interpretativa: «La vita non si misura attraverso il numero di respiri che facciamo, ma attraverso i momenti che ci lasciano senza respiro».

Gli Esercizi di Bellezza, proposti dell’Ufficio per il turismo della Cei, si propongono di offrire esattamente una simile esperienza.

È la prima volta che si organizzano esercizi spirituali per le guide turistiche professionali, oltre che per quanti operano nel volontariato dell’arte.

I giorni di riflessione comune intendono accompagnare a vivere un momento spirituale di incontro e di ascolto della Bellezza.

«Siamo tutti consapevoli – afferma don Gionatan De Marco, direttore dell’ufficio nazionale Cei – del grande servizio che le Guide svolgono ogni giorno con professionalità ed entusiasmo nell’accompagnare turisti di ogni età e di ogni nazionalità ad ammirare le infinite bellezze che il nostro Paese custodisce».

Una nazione i cui beni culturali afferiscono per lo più alla comunità cristiana che ne è custode responsabile. «Sono soprattutto questi beni – continua don De Marco – a chiedere non solo competenze storico-artistiche, ma anche competenze interiori, perché il Bello possa essere riconosciuto e ascoltato, permettendo di vivere infinite e feriali trasfigurazioni di vita».

La località nella quale si terrà il corso spirituale non ha bisogno di particolari motivi per giustificarsi. Si tratta infatti di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.

In allegato, la locandina e le note logistiche per la partecipazione.

 

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