Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Un racconto di speranza attraverso foto, oggetti, voci che ogni giorno, da 60 anni, non smettono mai di ascoltare il mondo disperato e amare l'uomo solo

telefono

La prima finestra che Padre Eligio spalancò sul mondo fu Telefono Amico. Un gruppo di giovani padri francescani diede il via a questa eroica iniziativa il 16 gennaio del 1964 in un appartamento di Milano, in via Copernico al numero 57, al primo piano.

Sono passati 60 anni dalla prima chiamata e, da allora, le telefonate ricevute e gestite da Telefono Amico – secondo le stime più recenti – sono diventate oltre 10 milioni.

Il numero da comporre è cambiato, si sono rese necessarie sedi via via più grandi, si sono aggiunte più linee, l’organizzazione si è fatta più complessa e composta da più volontari e più consulenti esterni (medici, avvocati, assistenti sociali, etc.), si sono attraversati momenti difficilissimi, legati ai problemi geo-politici e ai conflitti internazionali che di decennio in decennio si sono perpetrati mutando modalità e luoghi.

Ma non è cambiato lo spirito alla base di questo progetto enorme, basato sull’eroismo quotidiano di chi chiama e di chi ascolta, basato sul volontariato, sull’accettazione e su quello che Padre Eligio definisce “il gesto più profondo e significativo che l’uomo possa compiere: il gesto della gratitudine”.

La mostra “60 ANNI DI TELEFONO AMICO” è un racconto di Speranza attraverso foto, oggetti, voci che ogni giorno, ogni notte, da 60 anni, chiedono aiuto e voci che mai smettono di “ascoltare il mondo disperato e amare l’uomo solo”.

La mostra viene inaugurata il 16 aprile 2024 e termina il 16 giugno. E’ visitabile, con ingresso libero, a Milano nell’Auditorium dell’Angelicum (P.zza S. Angelo, 2), tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 fino al 21 aprile, dal 22 aprile aperta il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 .

Locandina

Ti potrebbero interessare anche: