Le proposte nell'anno pastorale 2025-2026 e la Parola degli Atti degli Apostoli aiuteranno i 18/30enni, accompagnati dai loro educatori/educatrici, ad approfondire cosa significa essere Chiesa, sinodalità missionaria: lo scopo è quello di "portare in Sinodo in casa" secondo le indicazioni contenute nella proposta pastorale del nostro Arcivescovo
don Marco
Fusi
Responsabile del Servizio per i Giovani e l'Università
Il Giubileo è un tempo di grazia e tale si sta manifestando per i nostri giovani. L’incontro con Gesù si rinnova nella Chiesa che ha come protagonista assoluto lo Spirito Santo, capace di tessere i fili di una storia che altrimenti sembra frammentata e scompaginata. La Chiesa è certamente voluta e animata dalla presenza di Gesù Risorto: è fatta però di volti umani che la compongono come in un mosaico tenuto insieme da una misteriosa tela di comunione. Il volto e la passione di Papa Francesco ci ha accompagnato per 12 anni ed ora il volto e l’umanità di Papa Leone XIV diventano segno del buon Pastore che guida e tiene insieme il suo gregge. I volti di vescovi, sacerdoti, consacrate, educatori e amici rendono la comunità così familiare, e allo stesso tempo universale, che sentiamo di appartenere al Signore attraverso legami di fraternità.
Carissimi, Dio ha creato il mondo perché noi fossimo insieme. “Sinodalità” è il nome ecclesiale di questa consapevolezza. È la via che domanda a ciascuno di riconoscere il proprio debito e il proprio tesoro, sentendosi parte di un intero, fuori dal quale tutto appassisce, anche il più originale dei carismi. Vedete: tutta la creazione esiste solo nella modalità dell’essere insieme, talvolta pericoloso, ma pur sempre un essere insieme. (Leone XIV, Omelia per la Veglia di Pentecoste per i movimenti, le associazioni e le nuove comunità, 7 giugno 2025)
I discepoli di Gesù, i cristiani, sono originali. Hanno legami familiari e appartenenze specifiche, come tutti, ma si riconoscono fratelli di ogni persona, tutti in cammino verso il Regno del quale hanno il compito di essere, insieme, «segno e strumento» (LG 1) […]
È tempo ora di portare il Sinodo in casa, come una docilità allo Spirito, come un principio di riforma dell’essere Chiesa per essere missione, come stile, come procedure. (Sua Ecc.za Mario Delpini – TRA VOI, PERÓ, NON SIA COSÌ. Per la ricezione diocesana del cammino sinodale – Proposta pastorale per l’anno 2025-2026)
“Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme” (Atti 2,42).
La Parola degli Atti degli Apostoli quest’anno verrà proposta in modo speciale ai giovani della nostra Diocesi per approfondire cosa significa essere Chiesa, sinodalità missionaria. Negli Esercizi spirituali di Avvento e nella proposta di catechesi ci accosteremo alla Parola degli Atti, ai primi passi della Chiesa a partire dal cuore pulsante del Santo Sepolcro nella città di Gerusalemme. Desideriamo scoprire cosa significa stare insieme in Gesù, costituire una fraternità che sperimenta il Vangelo e lo condivide con tutti. In attesa del ritorno glorioso di Cristo, ci è donato lo Spirito Santo perché possiamo avere la sua forza che ci mette in movimento di speranza verso i fratelli e verso la meta dell’incontro con il Signore. La testimonianza di Pietro e Paolo ci hanno attirato a Roma e ci hanno sospinto a varcare la Porta Santa, Cristo nel quale è Vita in abbondanza.
Tra i volti che compongono l’ensemble ecclesiale abbiamo straordinari compagni di viaggio, voci che hanno elevato un canto originale al Signore: Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, che domenica 7 settembre verranno canonizzati da Papa Leone XIV. La loro santità insegna a tutti, giovani e adulti, la bellezza di una vita donata, di una fede che si fa azione e comunione con gli altri, di una gioia che si moltiplica nel servizio. Insieme a questi due nuovi santi, freschi a causa del Vangelo e vicinissimi ai giovani ambrosiani per età, geografia e passioni, lungo l’anno pastorale 2025-2026 potremo anche ammirare la testimonianza luminosa dell’architetto Antoni Gaudí, che ha iniziato l’opera meravigliosa della Sagrada Familia, e di san Francesco di Assisi (nel 2026 ricorrono 800 anni dal suo “transito”), denominato alter Christus. Attraverso tali stelle illuminate da Cristo i giovani potranno ancora puntare “verso l’alto”.
Nei diversi percorsi di Pastorale giovanile in primis ci stanno a cuore l’annuncio di Cristo e la proposta della vita come vocazione. Ogni esperienza che viviamo e vivremo nelle nostre comunità possa avere la potenza di liberazione e di vita nuova che gli Apostoli stessi per primi hanno assaporato: Gesù fa nuove tutte le cose e trasfigura le ferite del cuore di ogni giovane. Ogni sentiero intrapreso con i giovani abbia l’orizzonte della vocazione, aprendo il cuore ai più intimi desideri di vita e ponendo davanti la scelta generosa e lieta di accogliere l’amore di Cristo a servizio della Chiesa e del mondo.
Per approfondire la ricerca seria della propria vocazione i giovani sono accompagnati da adulti significativi, sempre inadeguati ma disponibili a camminare accanto per dedicarsi pazientemente all’ascolto e alla risonanza della Parola del Padre nel battesimo di Gesù: “Tu sei Figlio amato”.
Buon cammino a tutti!