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Gli esercizi si svolgeranno nella casa dei barnabiti a Eupilio dal 21 al 26 settembre 2025 con la predicazione di don Gabriele Ferrari

di Don Gabriele Ferrari

Anche quest’anno la ospitale casa dei barnabiti di Eupilio ci accoglie per il nostro tempo dedicato agli esercizi spirituali alla scuola del Vangelo di Matteo.

Ritengo utile una premessa che mi ricorda il primo incontro dei preti con il neo Arcivescovo Carlo Maria Martini nel lontano 1980. Infatti dopo il suo ingresso in città a Milano il 10 febbraio 1980 il Cardinale incontrò i preti delle diverse zone pastorali e trattò con tutti il tema “Dalla coscienza battesimale alla coscienza presbiterale” facendo un interessante excursus sui quattro
Evangeli come cammino verso la maturità della fede e del servizio come presbiteri.

Il Vangelo di Marco rappresenta il Vangelo del Catecumeno, è infatti il Vangelo più antico e risponde alla esigenza di preparare i discepoli a ricevere il s. Battesimo. E’ composto per i pagani, probabilmente a Roma riportando la predicazione di s. Pietro. Suo scopo è far uscire il pagano dalla sua religiosità superstiziosa per accogliere l’atteggiamento che Gesù sulla croce manifesta di fronte al Padre. Non è infatti il Dio che si può possedere con alcuni riti magici, è il Dio che ci viene incontro, è il Dio a cui Gesù si abbandona.

Il Vangelo di Matteo invece può essere chiamato il Vangelo del Catechista. Matteo infatti riporta molti detti di Gesù, ordinati e messi insieme in cinque grandi discorsi: il discorso della montagna (5-7), il discorso di missione (10), il discorso delle parabole (13), il discorso ecclesiale (18) e il discorso escatologico (25). Noi cristiani serviamo Dio e Gesù Cristo in una comunità visibile, gerarchica, organizzata che è la Chiesa cattolica. E’ una lunga catechesi che porta il battezzato ad approfondire il senso della sua appartenenza alla chiesa.

Il Vangelo di Luca invece può essere detto il Vangelo del testimone. Questo Vangelo va unito all’altro libro dell’Evangelista luca, il libro degli Atti degli apostoli. Luca insegna a portare la Parola a chi non crede, a chi la pensa diversamente. L’itinerario che Luca fa percorrere è espresso sinteticamente dall’episodio dei discepoli di Emmaus: essi passano dall’annuncio verbale, che hanno sulle labbra ma non nel cuore, alla proclamazione che parte dal cuore reso ardente dalle parole e dalla presenza del Risorto.

Infine il Vangelo di Giovanni contemplativo o del cristiano maturo. E’ la tappa presbiterale, nel senso etimologico della parola, la tappa del cristiano maturo. Giovanni ci dà un vangelo contemplativo, riassuntivo, semplificativo, per coloro che hanno percorso i gradi precedenti della vita cristiana. Leggendo San Giovanni in tutte le pagine, attraverso i pochi episodi della vita di Gesù che sceglie, le parole di Gesù che predilige, si sviluppa un tema solo sempre ripetitivo: il Padre rivela il Figlio perché ama il mondo (Dio ha tanto amato il mondo da dare il suon Figlio unigenito!).

Quest’anno mediteremo sul Vangelo di Matteo e il posto già collaudato (la casa dei padri barnabiti di Eupilio) il clima di silenzio, lo scambio fraterno della sera, tutto ci permetterà di portare avanti il cammino di conoscenza e di amore verso il Signore Gesù, lo Sposo della nostra vita.