Mercoledì 9 aprile si celebra la prima Giornata nazionale dell’ascolto dei minori, istituita l’estate scorsa dal Parlamento italiano. Nel nostro Paese, in costante calo demografico, è necessario chiedersi quanto l’ascolto dei bisogni di ragazzi e ragazze sia davvero una priorità degli adulti.
In occasione di questa Giornata, una risposta significativa viene da Spazio VITA, un progetto selezionato da «Con i Bambini» nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che intende consolidare e sviluppare l’esperienza dei partner maturata con il Progetto VITA, con la realizzazione di un hub territoriale pubblico-privato, situato a Milano in via Ulisse Dini 7/a. L’obiettivo è quello di promuovere il benessere psicologico degli adolescenti, prendendo sul serio le loro istanze. Nel progetto è prevista un’équipe multidisciplinare integrata, in grado di erogare servizi di prevenzione, cura, supporto psicoeducativo agli adolescenti prioritariamente dei Municipi 4 e 5 di Milano (vedi qui la brochure).
Capofila del progetto è La Strada Società Cooperativa Sociale: «Siamo contenti di poter avviare un cantiere educativo sul nostro territorio insieme ad altri partner – racconta Paolo Larghi – per valorizzare gli adolescenti e le loro risorse, lavorando anche con gli adulti che devono essere in grado di accompagnarli al meglio nella loro fase di crescita».
Partner di progetto sono l’Asst Santi Paolo e Carlo, l’Associazione La Strada, il Comune di Milano, la Cooperativa Sociale Crinali, la Cooperativa In dialogo – cultura e comunicazione Impresa sociale, e Galdus Società Cooperativa Sociale. L’elemento peculiare del progetto è la collaborazione quotidiana e integrata tra professionisti dell’ASST Santi Paolo e Carlo e degli enti del Terzo Settore.
I destinatari
I destinatari del progetto sono ragazzi e ragazze dagli 11 ai 18 anni, tra i quali:
-minori provenienti da enti del territorio o su accesso spontaneo che necessitano di valutazione NPI (una scala di valutazione dei disturbi neuropsichiatrici);
-minori già in carico a UONPIA (unità operative di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) con disturbi della regolazione emotiva-affettiva, sindromi ansioso depressive, ritiro sociale, disturbi del comportamento alimentare;
-minori in carico a servizi educativi che necessitano di attenzione e presa in carico psicoterapeutica.
Destinatari di attività culturali, espressive e sportive proposte presso l’hub e sul territorio saranno anche i minori che frequentano i luoghi di aggregazione (Cag, parrocchie, società sportive…)
Le fasi del progetto
Il progetto si svilupperà lungo tre anni, da febbraio 2025 a febbraio 2028. Il progetto è stato selezionato da «Con i Bambini» nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale «Con i Bambini» www.conibambini.org, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.
La prima fase di progetto vedrà la nascita dell’hub territoriale, polo di riferimento per il benessere psicologico e relazionale degli adolescenti, e la costituzione dell’equipe multiprofessionale integrata pubblico/privato, capace di progettare e gestire insieme i percorsi più idonei per i beneficiari e i diversi stakeholder. A seguire saranno attivati gli interventi in favore dei beneficiari, modulati per intensità e tipologia: interventi psico-educativi individuali e di gruppo, con supporto al disturbo psichico, nei casi di maggiore gravità, incontri di psicologia transculturale e mediazione linguistico culturale, gruppi di sostegno alla genitorialità e gruppi transculturali per genitori. A partire dalle attività svolte presso l’hub, saranno poi proposte attività sul territorio, per formare e rafforzare la comunità educante, e incontri di prevenzione in ambito scolastico, per intercettare precocemente il disagio degli adolescenti.




