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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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Carcere

La web serie sul «Beccaria» vince un premio cinematografico

«Barre Aperte», che racconta di rap e teatro nell’Istituto penale per minorenni di Milano e in quello di Airola, premiata come «Best of the web» dell’Hip Hop Cinefest

17 Maggio 2023
Uno scatto realizzato durante una prova nell'Istituto Penale Minorile Beccaria di Milano

Sul principio fondamentale sancito dall’articolo 27 comma 3 della Costituzione Italiana («le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato») si basa il lavoro che associazioni, volontari e operatori penitenziari svolgono all’interno del sistema carcerario italiano ed in particolare in quello minorile.

Cosa racconta

La webserie «Barre Aperte – Rap e teatro nelle carceri», pubblicata a febbraio 2022 da Repubblica Tv, è nata proprio dal desiderio di dare voce a storie, sogni, impegno e passione dei ragazzi detenuti, dei tanti operatori (tra volontari e personale penitenziario) e di associazioni da anni impegnate nel promuovere il teatro all’interno degli istituti penali minorili come parte essenziale del processo di riscatto e reintegro positivo nella società. È realizzata dall’associazione CCO – Crisi Come Opportunità in collaborazione con Associazione Puntozero. Il rapper, autore e regista Francesco “Kento” Carlo è la voce guida di un viaggio all’interno di due Istituti penali per minorenni, il «Beccaria» di Milano e quello di Airola (Benevento), per raccontare la vita, i sogni e le storie dei ragazzi sottoposti a provvedimenti penali.  

«La serie web, nata in un momento estremamente delicato per il mondo del carcere minorile come il periodo del lockdown, ha avuto un pubblico duplice: da un lato il pubblico dei liberi, che hanno potuto fruire del racconto in 8 puntate – 4 dedicate al «Beccaria» di Milano e 4 all’Ipm di Airola – direttamente su Repubblica Tv – e dall’altro quello dei ragazzi detenuti, a cui è stata distribuita tramite lettori mp4 perché venisse fruita on demand in cella», racconta Giulia Agostini, presidente di CCO Crisi Come Opportunità. 

Francesco “Kento” Carlo

Il premio

Ed è proprio «l’importanza della libera condivisione delle conoscenze, della dedizione e dello sforzo per raggiungere i propri obiettivi nell’industria cinematografica e nella vita in generale» la ragione che ha portato la commissione dell’Hip Hop Cinefest  a riconoscere alla serie web il premio di «Best of the web»: a conferma di come il racconto di realtà – che spesso non hanno voce – sia potente e formativo per intere comunità, come quella Hip Hop, a cui molti giovani fanno riferimento quotidianamente.  

Kento, autore del progetto, commenta così la notizia: «Il primo pensiero è per i ragazzi detenuti che sono i protagonisti della serie e a cui dedico di tutto cuore questa vittoria, sperando nel nostro piccolo di amplificarne la voce sempre e il più possibile. Questo è un riconoscimento di squadra che dimostra come un’idea forte e il lavoro sul campo possano arrivare molto, molto lontano».