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Milano

Al concerto di Elisa una raccolta di abiti usati per Vesti Solidale

Il 18 giugno, in occasione della performance dell'artista a San Siro, organizzata una campagna in collaborazione con la cooperativa sociale creata nel 1998 da Caritas Ambrosiana

18 Giugno 2025
Una fase della raccolta di abiti usati

Sarà il primo concerto live a impatto zero nella storia di San Siro. A promuoverlo è la cantante Elisa Toffoli, che assieme ad Amsa, a pochi passi dei tornelli dello Stadio, coordinerà una campagna di raccolta di vestiti di seconda mano con Vesti Solidale, la cooperativa sociale creata nel 1998 da Caritas Ambrosiana.

«L’idea – spiega Matteo Lovatti, presidente della cooperativa – è nata da Music Innovation Hub, un’agenzia che supporta gli organizzatori di eventi complessi e concerti nella valutazione della sostenibilità dell’evento stesso. Quando Elisa ha deciso di sposare questa sensibilità, siamo stati contattati per portare il nostro contributo. È la prima volta che ci capita, in particolare con un’artista di questo calibro. Speriamo ovviamente di avere altre occasioni in futuro, soprattutto per capire, dopo questa prima assoluta, come poter offrire ancora meglio la nostra esperienza in merito». 

Oltre alla raccolta nei Centri Share di via Padova 36 e di Paderno Dugnano nei giorni precedenti, nella giornata di oggi è stato attivato un punto di raccolta esterno allo Stadio. Al gazebo di Vesti Solidali si potranno consegnare abiti in buono stato, puliti e non logori (non fast fashion), oppure accessori come scarpe, borse e cinture. Mostrando inoltre il biglietto del concerto al momento della donazione, si riceverà un buono sconto da utilizzare nei negozi Share Milano, Share Paderno Dugnano e Taivé Sartoria Sociale

Lo stand di Vesti Solidale allo stadio San Siro

Gli abiti raccolti saranno inviati nell’hub di Vesti Solidali a Rho, e da lì reimmessi nei punti vendita Share, specializzati nell’abbigliamento usato. La sartoria sociale Taivé, invece, è un laboratorio di sartoria con le stesse finalità di Vesti Solidale, ma che lavora a partire da tessuti o capi di abbigliamento di scarto per ricavarne nuovi prodotti. «Per esempio i pantaloni o i jeans non più riutilizzabili sono trasformati in una borsa – elenca Lovatti -. Oppure le cravatte, che le persone buttano nei cassonetti perché non servono più, sono trasformate in shopper bag».

I progetti sociali di Elisa

Il concerto di questa sera a San Siro sarà inoltre una sorta di preludio a un secondo progetto all’insegna della sostenibilità caro alla cantante, che ha da poco presentato Lotus, la sua personale Fondazione volta a promuovere azioni di utilità sociale, in particolare a tutela dell’ambiente. Il nome della fondazione è una dedica all’album che l’artista pubblicò nel 2003, che ritrae le foglie dei fiori di loto da lei personalmente scattate. 

La Fondazione Lotus ha già destinato una prima donazione per un progetto chiamato Plantasia. In via Quarenghi, a Milano, su un’area di circa 40 mila metri quadrati sorgerà un parco sonoro. L’iniziativa è stata coordinata e sviluppata assieme a Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Milano, Friends and Partners Music Innovation Hub.

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