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Percorsi ecclesiali

La Diocesi nel Cammino sinodale

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Documento

Sinodo, la Diocesi verso la conclusione della Fase sapienziale

L'Équipe diocesana presenta il testo di restituzione inviato alla Segreteria nazionale alla fine di aprile. Un contributo che riassume il lavoro di discernimento svolto attraverso un’ampia consultazione e indica gli elementi di premessa alle scelte da compiere

12 Maggio 2024
Uno dei "tavoli" in cui ha avuto luogo la consultazione degli Uffici di Curia e delle realtà collegate

di Susanna POGGIONI, Simona BERETTA e Stefano POZZATI
Équipe sinodale

Alla fine di aprile è stata inviata alla Segreteria del Sinodo delle Chiese in Italia la restituzione della nostra diocesi per la Fase Sapienziale (leggi qui).

Si tratta del frutto del discernimento a cui siamo stati invitati – come ogni diocesi d’Italia -, scegliendo fra i temi riconosciuti come prioritari per la nostra Chiesa nei percorsi di ascolto della fase precedente (Narrativa) e che per noi sono stati i temi della sinodalità e corresponsabilità e il cambiamento delle strutture, nella loro connessione con la tensione a vivere la missione secondo lo stile di prossimità (vedi qui il Percorso ecclesiale dedicato).

Il lavoro svolto

Si è lavorato sui temi in diversi momenti e in vari percorsi di confronto, che hanno visto il coinvolgimento di diversi interlocutori: le Assemblee sinodali decanali (vedi qui il Percorso ecclesiale dedicato) – col percorso Artigiani di una Chiesa Sinodale -, gli Istituti di Vita consacrata, la Consulta missionaria diocesana, i preti Fidei donum rientrati dalla missione, la Pastorale familiare, il Coordinamento delle Associazioni e i Movimenti, gli Uffici di Curia. Momenti decisivi di questo percorso, invece, sono state le sedute del Consiglio presbiterale (novembre 2023) e del Consiglio pastorale diocesano (novembre 2023 e aprile 2024).

Questo lavorio di confronto e discernimento per uno stile sinodale ha portato alla realizzazione del nuovo Direttorio per i Consigli Pastorali parrocchiali e di comunità pastorale e al Documento di restituzione per la Segreteria del Sinodo, che raccoglie i principali esiti del cammino sinodale percorso e alcune prospettive di lavoro possibili per la nostra Diocesi, che l’Arcivescovo e il Consiglio episcopale si propongono di tenere in considerazione per l’immediato futuro.

La restituzione sottolinea i passi di un processo sinodale che già aveva preso avvio in Diocesi di Milano nel momento dell’apertura dei cammini sinodali italiano e universale (autunno 2021): il cammino di revisione dei Consigli pastorali decanali che ha portato alla costituzione dei Gruppi Barnaba prima (autunno 2021) e delle Assemblee sinodali decanali poi e il percorso per il rinnovo del Direttorio delle Comunità pastorali, conclusosi nell’autunno 2022.

Fare rete

Si evidenzia poi il frutto del cammino di quest’anno, che vede alcune prospettive promettenti, anzitutto nel percorso verso il rinnovo dei Consigli pastorali e nell’orientamento a accompagnarne successivamente il lavoro. Ancora, nel processo di trasformazione in chiave più sinergica del lavoro degli Uffici di Curia e delle realtà a essa collegate, anche attraverso il neonato Tavolo dei venti, organismo che intende favorire il “fare rete” e la formazione, in vista di un servizio sempre più adeguato alle necessità del territorio diocesano. Infine, altra prospettiva promettente è il processo, appena avviato, di conversione delle strutture pastorali – a partire dall’organizzazione della vita pastorale delle parrocchie -, perché le nostre comunità cristiane assumano un volto e uno stile sempre più missionario, nella prossimità.

Cambiare mentalità, facendo

In quest’ultima direzione vengono sottolineate anzitutto alcune premesse (soprattutto di approccio), che potrebbero favorire un reale progresso. Si tratterà di scegliere di «cambiare mentalità, facendo», perché ogni cambio di mentalità e atteggiamento – imprescindibili per ogni autentica trasformazione – saranno favoriti dall’iniziare a mettere in atto alcune sperimentazioni, unitamente a dei percorsi di “valutazione” (rilettura di esperienze, approfondimenti a partire dalle esperienze fatte, progettazioni condivise, ecc.) che li accompagnino. Tutto questo ricordando la scelta fondamentale di rimanere in costante ascolto dello Spirito, attraverso l’utilizzo di metodi di discernimento quale quello della Conversazione nello Spirito.

Scelte di stile

Fondamentali saranno alcune scelte di stile, come dare priorità alla cura delle relazioni tra le persone e i gruppi, dando tempo all’ascolto che evita che gli aspetti organizzativi prevalgano sulla missionarietà. Di qui ne verrà lo spazio per una reale corresponsabilità e insieme crescerà la capacità di “essere per tutti”.

Gli aspetti su cui si intravvede la possibilità di lavorare in modo efficace sono quelli della cura del METODO sinodale, dell’organizzazione del TEMPO (domandandosi, come questa attività aiuta l’annuncio del Vangelo?) e della FORMAZIONE, in uno stile “laboratoriale” più che frontale, per favorire la condivisione e valorizzazione delle competenze ed esperienze acquisite – come tipico della formazione degli adulti. Un’ultima prospettiva emersa è quella di attivare delle sperimentazioni rigorose – magari in ambiti già sottoposti a revisione, per un’organizzazione maggiormente sinodale della vita della Diocesi (per esempio, la presenza di referenti non presbiteri per alcune parrocchie nelle comunità pastorali) – così da valutarne i limiti o favorirne una compiuta realizzazione.

Il Documento di restituzione consegnato è il punto di arrivo del cammino degli ultimi tre anni di lavoro sinodale in diocesi, che, prima del tempo di discernimento descritto sopra, ha visto una fase di due anni di ascolto. Nel primo anno (2021/2022) è stata attuata attraverso i Gruppi Barnaba (precursori delle Asd), i Consigli diocesani (Pastorale e Presbiterale) e diverse altre realtà specifiche e ha portato a una prima restituzione a cura di monsignor Walter Magni, allora referente diocesano per il Sinodo.

Nel secondo anno si è tentato un ascolto più diffuso nelle parrocchie e comunità pastorali, anche se l’organizzazione temporale non lo ha favorito. È stato però possibile l’ascolto di realtà specifiche (Pastorale familiare, Vita consacrata, Diaconi permanenti, alcune comunità pastorali) e si è proposto un lavoro più diffuso attraverso la rilettura dell’esperienza dei Consigli Pastorali, in vista del loro rinnovo e l’aggiornamento del Direttorio che li riguarda. Anche di questa fase è stata data restituzione alla Segreteria del Sinodo e alla diocesi, in un incontro lo scorso 15 ottobre.

Entro questo mese di maggio la Conferenza Episcopale Italiana raccoglierà i contributi di tutte le diocesi italiane e indicherà i passi per l’ultima fase del processo sinodale, quella detta Profetica, dalla quale emergeranno le direzioni in cui la Chiesa italiana sarà chiamata a camminare nei prossimi anni.

Affidiamo allo Spirito quest’ultima fase del cammino e gli chiediamo di saper attuare poi i passi che vorrà indicarci per la missione.

 

Passi nella sinodalità in Diocesi di Milano