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Viaggio

Missione Albania, tra continuità e nuove sfide

Dal 13 al 17 dicembre l’Arcivescovo, accompagnato da don Maurizio Zago, sarà nel «Paese delle Aquile» per incontrare le comunità dei “fidei donum” ambrosiani don Enzo Zago e don Alberto Galimberti

di Luisa BOVE

10 Dicembre 2021
Un gruppo di albanesi di un villaggio montano nel nord del Paese. Il secondo da destra in ultima fila è il fidei donum ambrosiano don Alberto Galimberti

Se tutto va bene e Covid permettendo, lunedì 13 dicembre l’Arcivescovo volerà in Albania per incontrare i due missionari ambrosiani che operano a nord e a sud nel «Paese delle aquile». Ad accompagnarlo ci sarà don Maurizio Zago, responsabile diocesano della Pastorale missionaria, che proprio in Albania nella Pasqua 2019 aveva fatto il suo primo viaggio col nuovo incarico. Anche monsignor Delpini torna per la seconda volta, ma da Arcivescovo, non più vicario generale.

«Questo non è un periodo adatto a lunghi viaggi – ammette don Zago -, ma l’Albania è vicina e, avendo solo due preti fidei donum da incontrare, in quattro giorni riusciamo a tenere il collegamento con le missioni. In particolare con la zona meridionale, dove abbiamo iniziato a operare da poco e abbiamo aperto una nuova convenzione con monsignor Giovanni Peragine nell’Albania del sud».

Il programma del viaggio

Il breve viaggio è in programma dal 13 al 17 dicembre. La prima tappa sarà al nord, nella Diocesi di Sapa, dove un anno fa è arrivato don Alberto Galimberti (qui la sua intervista), che ha raccolto il testimone da don Enzo Zago, oggi a Valona (qui la sua intervista). «La decisione di inviare don Alberto al nord per continuare la pastorale di don Enzo era legata al fatto che don Enzo sarebbe andato nel sud dell’Albania, così da creare, sebbene lontani chilometri, una doppia presenza missionaria», continua il responsabile diocesano.

Don Maurizio Zago
Don Maurizio Zago

L’incontro tra Delpini e Simon Kulli, vescovo di Sapa, si terrà martedì alle 10, poi l’Arcivescovo terrà una riflessione a tutti i preti, religiosi, religiose e assistenti pastorali della Diocesi. Nel pomeriggio andrà nella parrocchia San Giuseppe di Gjader per incontrare i ragazzi e gli adolescenti dell’oratorio, quindi celebrerà la Messa, farà visita a un paio di famiglie e infine sarà accolto dalle ragazze di Casa Rozalba, dove si fermerà anche a cena.

La mattina dopo l’Arcivescovo andrà nei villaggi e visiterà laboratori di confezioni, oltre ad alcuni malati e anziani. Nel pomeriggio è atteso a Blinisht dai ragazzi dell’oratorio, poi nella grande chiesa dedicata ai Martiri albanesi celebrerà la Messa, cui parteciperanno anche i fedeli degli altri villaggi (Baqel, Kodhel, Krahen e Piraj); al termine visiterà una famiglia. La cena sarà in compagnia delle suore e degli assistenti pastorali.

Nel sud musulmano

«Giovedì andremo a Tirana e visiteremo la nunziatura – continua don Maurizio Zago -, quindi ci sposteremo al sud, ma sulla strada verso Valona ci fermeremo in alcune comunità del vicariato, prima di raggiungere il vescovo Peragine. Dal punto di vista ecclesiale la struttura della Diocesi è più agile e “leggera” perché la presenza della Chiesa cattolica è molto ridotta rispetto all’Albania del nord».

A Valona la popolazione è quasi tutta musulmana, seppure poco praticante, una piccola moschea non è mai stata frequentata e un’altra, di nuova costruzione, è già stata chiusa. È in questo contesto che a metà novembre è arrivato don Enzo Zago, fidei donum da 14 anni, che ora inizia un’altra avventura. Nei giorni scorsi ha ricevuto l’incarico di coordinare tutti i percorsi di catecumenato per i giovani e gli adulti che lo richiedono. Dovrà incontrarli, ma non sarà solo, perché avrà al suo fianco alcuni laici già battezzati.

«Il volo di rientro è fissato per venerdì alle 14.30 – dice il responsabile della pastorale missionaria -, ma al mattino l’Arcivescovo avrà ancora tempo per incontrare nella cittadina di Lushnje preti, religiosi e laici del vicariato».

Preti ambrosiani presenti dal 2007

Sono quattro finora i preti ambrosiani che hanno vissuto l’esperienza di missione in Albania. Il primo ad arrivare, nel 2007, è stato don Enzo Zago, che ha affiancato don Antonio Sciarra, abruzzese, giunto nel 1992 e che l’anno dopo, a Sape, ha dato vita alla Mision Daniel Dajani, intitolata al gesuita martire fucilato nel 1946. Don Antonio, che aveva già dimostrato il suo coraggio durante il regime comunista, è stato l’unico prete missionario che durante la guerra civile del 1997 non ha abbandonato il popolo albanese.
Don Antonio Giovannini, altro fidei donum ambrosiano, ha svolto il suo impegno pastorale dal 2000 al 2009 a Scutari; in seguito ha continuato a lavorare a Sape, fino al 2012, spostandosi spesso nei paesini di montagna. Nel 2009 anche don Maurizio Cacciola si è insediato nella Diocesi d Sape, a Dushaj, concludendo il suo mandato nel 2018. Intanto don Zago ha continuato a fare il parroco a Blinisht e Gjader fino al 2020. Quindi ha atteso l’arrivo del suo successore, don Alberto Galimberti, affiancandolo fino all’aprile 2021.

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