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Dossier/3

Martini in 8 parole: «Guerra e pace»

Il Cardinale levò frequentemente la sua voce contro i conflitti che si scatenarono durante il suo episcopato, indicando alla comunità cristiana la via di una testimonianza coerente con il Vangelo

25 Luglio 2022
Il cardinale Martini e altri leader religiosi all’incontro internazionale «Uomini e religioni», che Milano ospitò nel 1993 (foto Fondazione Martini)

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Al centro della terza puntata del dossier «Martini in otto parole» (leggi qui l’introduzione), c’è il tema «Guerra e pace».

Gli strascichi dell’invasione russa dell’Afghanistan. La prima Guerra del Golfo. La sanguinosa dissoluzione della Jugoslavia che devastò i Balcani. L’attentato alle Torri Gemelle e il conseguente attacco degli Stati Uniti all’Afghanistan. Senza dimenticare la caduta del Muro di Berlino e della “cortina di ferro” – che in alcuni Paesi sfociò in cruente rivoluzioni – e i numerosi conflitti “regionali” in Sudamerica, Africa, Asia… I 22 anni dell’episcopato ambrosiano di Carlo Maria Martini hanno attraversato un’epoca inquieta sul piano internazionale, nella quale tensioni e contrapposizioni spesso non trovarono soluzione diversa dal ricorso alle armi.

Il Cardinale non solo fu attento e partecipe osservatore, ma levò frequentemente la sua voce contro ogni conflitto. E nel dibattito che periodicamente si accendeva sulla cosiddetta «guerra giusta» non esitò a indicare ai credenti quale sarebbe stata una testimonianza coerente con il Vangelo. Su tutti spicca il Discorso alla Città del 6 dicembre 2001, meno di tre mesi dopo l’11 settembre, nel quale la sua meditazione offrì suggerimenti non a caso riproposti recentemente all’attenzione generale per la loro estrema attualità.

Martini sollecitò i fedeli ambrosiani a riflettere sulla pace anche attraverso il Meeting internazionale «Uomini e religioni», che nel 1993 riunì a Milano autorevoli esponenti di tutte le fedi e confessioni.

E l’Arcivescovo non mancò neppure di rilevare con grande preveggenza l’impatto che le migrazioni di imponenti masse di popolo – forzate non solo dalla povertà delle loro terre, ma spesso proprio dalle guerre – avrebbe avuto sulla nostra società, stimolando in questo senso la presa di coscienza della comunità cristiana.

Spunti di approfondimento

Proponiamo il testo integrale del Discorso alla Città 2001 del 6 dicembre 2001 (leggi qui), nel quale l’Arcivescovo, oltre a riflettere su guerra e pace, svolse una trattazione sistematica dei concetti di terrorismo, ritorsione e legittima difesa.

La voce del Cardinale

Negli ultimi mesi del 1991 l’Europa e il mondo assistevano con crescente preoccupazione alla progressiva dissoluzione della Jugoslavia. Dopo la Slovenia era il turno della Croazia a dichiararsi indipendente da Belgrado e la secessione portò a un’escalation militare con bombardamenti, scontri armati tra le truppe e violenze ai danni della popolazione civile. Il 29 ottobre, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, si svolse una Veglia di preghiera per la pace, durante la quale il cardinale Martini tenne una riflessione. Ne proponiamo la registrazione audio.

Tornato a Milano per il suo 25° di episcopato, celebrando in Duomo l’8 maggio 2005 Carlo Maria Martini parlò dell’accoglienza, con un chiaro riferimento alla costruzione di un mondo di pace.

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I documenti

Al dossier contribuiscono materiali provenienti dagli archivi di Chiesadimilano.it, Radio Marconi, «La Chiesa nella Città» e Fondazione Carlo Maria Martini. Per ulteriori approfondimenti:  Fondazione Carlo Maria Martini