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Prove pratiche di «Laudato si’»

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Laudato si'

Dall’Oglio: «Spiritualità, stili di vita e politiche pubbliche sono i pilastri del Movimento»

La direttrice Programmi Italia del Movimento Laudato si' descrive le realtà ecclesiali e laiche che compongono il Movimento Laudato si'

27 Agosto 2023
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Il Movimento Laudato si’ è pronto a festeggiare il mese del Creato. La ricorrenza che dal primo settembre al 4 ottobre sarà celebrata in tutta Italia è l’occasione per mettere in mostra le iniziative e attività intraprese sul territorio, come racconta racconta Cecilia Dall’Oglio, direttrice Programmi Italia del Movimento Laudato Si’: «Il Movimento Laudato Si’ (già Movimento Cattolico Mondiale per il Clima), nato nel 2015, è una alleanza mondiale composta da oltre 730 organizzazioni cattoliche da tutto il mondo e migliaia di animatori. In Italia il Programma Animatori Laudato Si’ è partito nel 2019 (a questo link la fotografia del Movimento in Italia). Le organizzazioni che ne fanno parte riflettono le diverse realtà ecclesiali e tra di esse ci sono, ad esempio, ordini religiosi, diocesi, organizzazioni di laici, Caritas, università. La Laudato si’ è il caposaldo del nostro lavoro».

Il 29 luglio 2021 il Movimento ha annunciato il cambio del nome a seguito di un processo di discernimento sulla propria identità, missione, nome e strutture iniziato nel 2020, in occasione del 5° anniversario della sua fondazione. Uno dei cambiamenti più importanti in questo processo è stata la nuova dichiarazione riguardo alla missione: Ispirare e mobilitare la comunità cattolica per prendersi cura della nostra casa comune e realizzare la giustizia climatica ed ecologica. «Cercando di seguire l’approccio olistico della Laudato Si’ – spiega Dall’Oglio – il Movimento è impegnato su tre dimensioni: spiritualità, stili di vita e politiche pubbliche, cercando di tenerle “connesse” per una “conversione ecologica integrale” personale e comunitaria ed un impegno attivo alla luce dell’urgenza di rispondere responsabilmente al grido dei poveri e della terra».