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Assistenza

L’Arcivescovo prega con malati e anziani di Lecco

Lunedì 12 febbraio, nella Basilica di San Nicolò, Messa con il personale della Casa di cura Talamoni e gli ospiti e il personale della Rsa Borsieri. Un segno di vicinanza a due strutture storiche e qualificate nella cura delle persone più fragili

di Barbara GARAVAGLIA

5 Febbraio 2024
Ospiti della Borsieri davanti all'ingresso della struttura

Sarà un momento significativo per la comunità cristiana di Lecco, quello di lunedì 12 febbraio. Alle 10.30, nella Basilica di San Nicolò, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, celebrerà la Messa in occasione della Giornata del malato, con la partecipazione del personale medico e amministrativo della Casa di cura Talamoni e con gli ospiti, i familiari e il personale della Rsa Borsieri.

A servizio dei fragili

La Casa di cura Talamoni, aperta nel cuore di Lecco nel 1946, fa capo alla Congregazione delle suore Misericordine San Gerardo di Monza e offre prestazioni sanitarie, con un’attenzione particolare al benessere della persona. La Borsieri, che consta di una Rsa e di minialloggi per anziani, è attiva da 16 anni e dal 2014 è gestita dalla Fondazione Sacra Famiglia. Si tratta quindi di due realtà a servizio degli ammalati, dei fragili, delle persone che attraversano un momento di difficoltà, legate alla spiritualità cristiana ed espressione del tessuto religioso della diocesi ambrosiana.

Madre Laura (la prima a destra) nel giardino della clinica con le suore della comunità e le suore del Togo

Talamoni, un tratto di gentilezza

«Siamo accorati e pieni di gioia, in questa giornata particolare, per il fatto di avere la presenza del nostro Pastore – sottolinea madre Laura Miolo, rappresentante della proprietà e direttrice amministrativa della clinica Talamoni -. Gli ammalati sentono la necessità della vicinanza del Vescovo, del parroco, degli amici. Questa clinica è stata voluta dalle nostre suore e dai medici cattolici del tempo. La nostra è una clinica privata convenzionata e lavoriamo molto con la convenzione, accogliendo numerose persone fragili, pazienti subacuti più difficili. Noi desideriamo che la cura sia espressione di vicinanza alle persone che non scegliamo, ma che ci sono date dalle circostanze. Non abbiamo grandi tecnologie, però dico sempre al personale di accogliere chi viene, di cercare di venire incontro alla persona sofferente. Dovrebbe sempre caratterizzarci un tratto di gentilezza».

Le religiose presenti nella Casa di cura sono ancora un importante segno, vogliono essere coloro che accolgono, che consolano, che possono essere accanto al paziente anche nella preghiera. «Lunedì – aggiunge madre Miolo – saranno presenti alla celebrazione rappresentanti dei primari, del personale medico e amministrativo, oltre alle suore provenienti da Monza, in rappresentanza della nostra Congregazione. La nostra opera è importante. Oggi non nego che la sanità italiana e quella lombarda non stanno splendendo. Anche noi, già dal periodo del Covid, ci siamo sentiti poco sostenuti. Abbiamo sempre scelto di andare avanti, nonostante le difficoltà. La nostra clinica è una presenza significativa al centro di Lecco, ed è di aiuto soprattutto per gli anziani che così non debbono spostarsi per usufruire di prestazioni mediche».

La Clinica Borsieri

Borsieri, un luogo di vita

Sorge a pochi passi della Clinica Talamoni, si affaccia sulla via che conduce alla chiesa di San Nicolò, è a breve distanza dalla scuola materna parrocchiale e dalla libreria cattolica, un’altra realtà dedita alla cura dei più fragili della società. Si tratta della Borsieri. L’essere nel cuore del centro del capoluogo rappresenta un’opportunità per gli anziani ospiti, che riescono a svolgere diverse attività, a uscire dalla struttura e a sentirsi ancora parte della città e della sua vita pulsante. Saranno numerosi gli anziani della Borsieri, con i parenti e con il personale, presenti alla celebrazione con il vescovo, pronti ad ascoltare le sue parole e a farne tesoro. «La nostra Rsa consta di 59 ospiti e abbiamo dei minialloggi con una capacità ricettiva di ventun persone, tutti grandi anziani – spiega il direttore, Marco Arosio -. Essere in centro permette loro di vivere, di partecipare a diverse iniziative comunitarie. Anche per i non autosufficienti, la posizione centrale favorisce le visite dei parenti, tenendo in tal modo vive le relazioni e la socialità. Puntiamo a rendere “luoghi di vita” le Rsa, facendo sì che diventino una casa, riempiendo di qualità la quotidianità». La vicinanza con la scuola materna parrocchiale Papa Giovanni XXIII ha dato il via a un rapporto intergenerazionale interessante.

Marco Arosio

«Le due realtà, Borsieri e Talamoni – prosegue Arosio –, sono espressione del contesto sanitario e sociosanitario della diocesi di Milano. La visita dell’Arcivescovo assume un significato di vicinanza, di sostegno per noi assai importante e un centinaio di persone, tra ospiti, familiari, personale, volontari, sarà presente alla messa. Questo momento sarà per noi uno sprone a rafforzare il nostro impegno ad ascoltare e rispondere alle necessità dei più fragili».

Oggi il bisogno di servizi per gli anziani è crescente ed è per questo che la Fondazione Borsieri, proprietaria della struttura gestita dalla Fondazione Sacra Famiglia, ha deciso di acquistare uno stabile dalla parrocchia di San Nicolò, adiacente alla Rsa, per creare altri sette minialloggi, e sta investendo nel campo dei servizi domiciliari: «Si porta così avanti il progetto di Domenico Colombo, fondatore della Borsieri – conclude Arosio -, che, da medico attivo alla Talamoni, aveva percepito il bisogno per le persone non più in grado di vivere da sole, di restare nel proprio ambiente».