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Invito

L’Arcivescovo ai giovani: «Camminiamo insieme verso Lisbona 2023»

Lettera di monsignor Delpini in vista della Giornata mondiale della Gioventù, che si celebra a livello diocesano il 20 novembre e che proietta all’appuntamento internazionale in Portogallo nel prossimo agosto

8 Novembre 2022

Il Santo Padre ha invitato i giovani a rispondere all’annuncio gioioso di radunarsi a Lisbona, nel 2023, in occasione della XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, secondo il tema del Messaggio (leggi qui) con cui sarà celebrata la GMG nelle Chiese particolari domenica 20 novembre 2022 e a livello internazionale a Lisbona dal 1 al 6 agosto 2023.

«C’è una annunciazione, una promessa, una meta», scrive l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini. L’Arcivescovo già aveva augurato ai giovani di andare a Lisbona, affidando loro «l’incarico di attraversare l’Europa per celebrare l’esultanza, per rispondere alla loro vocazione, per farsi carico della loro vita come una missione» nell’evento di lancio del cammino diocesano proposto nel parco di piazza Vetra, nella serata dell’1 ottobre dal titolo «Verso la Gmg 2023. Alzati! E #ViviPerDono» (leggi qui). Ora torna a invitarli, con la lettera che ha scritto e dedicato ai giovani ambrosiani, per «rispondere all’annuncio che li persuade di avere la grazia di generare il futuro della Chiesa in Europa». Una lettera che può essere stampata, nella versione impaginata (leggi qui) e in quella riportata più sotto, e consegnata a ogni giovane, negli incontri in preparazione, oppure appesa in oratorio, o ancora donata nelle Sante Messe da animare con i giovani nel territorio diocesano, nella speciale tappa del 20 novembre da celebrare in ciascuna Chiesa particolare (guarda qui il materiale proposto).

La croce della Gmg con la bandiera del Portogallo

I giovani sono chiamati a lasciarsi ispirare dalla figura di Maria: «ad alzarsi per andare in fretta e condividere la gioia», perché, continua l’Arcivescovo nella sua lettera ai giovani ambrosiani, «il viaggio comincia adesso»! Tutti i giovani sono invitati: le comunità possono accompagnarli a vivere questa esperienza universale di Chiesa, così significativa, preparandosi secondo i suggerimenti e i materiali offerti del Servizio per i Giovani e l’Università, verso un incontro che può rappresentare un nuovo inizio, per rimettersi in cammino verso l’alto: verso l’Altro, Dio, e verso gli altri, i fratelli e le sorelle. E «tutta la Chiesa diocesana – assicura l’Arcivescovo ai giovani in cammino verso Lisbona – cammina con noi»: è «un popolo giovane che cammina insieme», per fare della fraternità «una quotidianità possibile e desiderabile».

La lettera

Carissimi,
vi invito a venire a Lisbona nell’estate 2023, per partecipare alla Gmg 2023. Papa Francesco ci ha invitato, io ci andrò. Vi invito a mettervi in cammino: come gruppo giovanile già organizzato, come un gruppo giovanile che si forma proprio perché accogliete l’invito, come amici che si incoraggiano a vicenda, come persone singole che aderiscono alla proposta diocesana affascinati dalla promessa di nuove conoscenze e amicizie, tutti fiduciosi che siamo chiamati da una promessa che non ci deluderà.

Il viaggio verso la Gmg di Lisbona (1-6 agosto 2023) comincia, per noi, perché c’è una annunciazione, una promessa, una meta.
Maria si alzò e andò in fretta... non per una curiosità, non per un desiderio di evasione, ma perché nel dialogo con l’angelo della annunciazione si è convinta di avere la grazia di generare il Salvatore, il futuro del mondo, Gesù.

I giovani in cammino verso Lisbona rispondono all’annuncio che li persuade di avere la grazia di generare il futuro della Chiesa in Europa. Senza ingenuità, ma con fierezza, senza giudicare né il passato né il presente, ma insofferenti di un grigiore di lamenti e di rassegnazione. La Parola che viene da Dio ci è stata annunciata da Papa Francesco e chiama i giovani ad alzarsi per andare in fretta a condividere la gioia, a cantare le meraviglie del Signore, a inventare percorsi di servizio alla speranza dei popoli.

Anche i giovani possono essere contagiati dal grigiore, da una specie di patologica malavoglia, da uno sguardo sul futuro dipinto come una minaccia.
Guariranno dal contagio perché accoglieranno l’annuncio, l’invito, l’esultanza nel riconoscere che il Signore ha stima di loro e conta sui giovani per ringiovanire l’Europa e la Chiesa in questa nostra terra benedetta.

Il viaggio verso la Gmg di Lisbona è un cammino di fratelli e sorelle, un popolo giovane che cammina insieme.
Anche chi parte da solo, anche chi si organizza con pochi amici, tutti sono convocati, chiamati a incontrarsi, a conoscersi, a condividere esperienze, a ricevere con gratitudine la rivelazione delle opere di Dio.

Lo Spirito di Dio infatti opera nella nostra storia con la leggerezza e la libertà che alimenta storie semplici e meravigliose, slanci generosi, progetti audaci, amori promettenti. Un desiderio di diventare adulti, di portare a compimento la nostra vocazione, di lasciarsi ispirare dalla fede degli altri che parlano altre lingue e portano ferite e speranza di altri popoli. La fraternità, che avrà momenti “magici” negli incontri e nelle celebrazioni di Lisbona, si rivela una quotidianità possibile e desiderabile nei contesti della vita abituale, negli ambienti “sotto casa”, nei gruppi di appartenenza, negli impegni “fuori sede”.

Insieme camminiamo verso Lisbona per rendere più intensa la pratica quotidiana del pregare insieme, del condividere lo studio, il dialogo, il servizio, l’impegno nella cultura, nella politica, nella contestazione del declino e della disperazione.

Il viaggio verso la Gmg di Lisbona non sarà senza fatiche, senza spese, senza incertezze.
Il viaggio comincia adesso, con un itinerario di preghiera, di riflessione, di studio dei temi, di purificazione delle aspettative e delle intenzioni.
Il viaggio comincia adesso anche come il tempo per risparmiare, per immaginare come condividere le risorse con chi si trova in maggiori difficoltà, per ingegnarsi a raccogliere i fondi necessari.
Il viaggio verso la Gmg di Lisbona è una esperienza di Chiesa. Tutta la Chiesa diocesana cammina con noi che ci alziamo e andiamo in fretta là dove il Signore ha una parola speciale per noi.

di monsignor Mario Delpini
Arcivescovo di Milano