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Lutto

La Chiesa si stringe attorno alla famiglia di Luca Re Sartù

I familiari del giovane scomparso per una grave infezione dopo aver partecipato alla Gmg, sono stati confortati dall’Arcivescovo Delpini e da papa Francesco

di Letizia Gualdoni

18 Agosto 2023
Il giovane Luca Re Sartù

Tutta la comunità di Marnate – che la chiesa di Sant’Ilario non riesce a contenere e si raccoglie nel piazzale – con la diocesi di Milano, tutta Italia, il Portogallo e tutti i giovani del mondo si sono uniti e si uniscono in preghiera per un giovane buono, Luca Re Sartù, morto improvvisamente per una grave infezione al ritorno dalla Gmg, e di cui oggi sono state celebrate le esequie, una settimana dopo la sua nascita al cielo, venerdì 11 agosto.

La Chiesa tutta si è fatta e si fa vicina – papa Francesco ha chiamato al telefono la mamma di Luca e ha assicurato la sua preghiera in questo momento e l’Arcivescovo Mario Delpini si è fatto presente attraverso il Vescovo ausiliare, mons. Luca Raimondi, che ha presieduto le esequie – chiedendo al Signore che Luca, «strappato improvvisamente ai suoi cari, sia accanto a Te eternamente felice». 

«Siamo qui nel dolore, unito al dolore straziante dei suoi affetti, a pregare, con coraggio e umiltà, ammettendo la nostra povertà: facciamo fatica, davanti alla morte si tace e si fa parlare la Parola del Vangelo che ci dà una speranza». «Se siamo cristiani – ha affermato mons. Raimondi – è perché Cristo è risorto e ci ha detto “io vado a prepararvi un posto perché dove sono io siate anche voi”, la gioia cristiana è la gioia della vita eterna».

L’inno della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona 2023 è risuonato all’inizio dei funerali, con quel “Con Gesù non siamo soli mai, mai più smetteremo di amar” intonato tante volte da Luca con gli amici con cui aveva preso parte all’evento, con gioia, nella sua ultima scelta, condivisa con oltre un milione e mezzo di giovani, di passare il tempo delle sue ferie a cercare Cristo con altri giovani.

«Non possiamo non dirlo che ha brillato: ha ascoltato la Parola del Signore e ci dice “non temete”», ha commentato commosso il Vescovo Luca nell’omelia, che ha riproposto, secondo la pagina di Vangelo scelta, con i sacerdoti don Luca Molteni, don Alessandro Metre e don Simone Seppi, i genitori, il fratello Davide e i loro amici, per il saluto cristiano a Luca, quello che il Papa aveva detto e forse direbbe ancora oggi: proprio il Vangelo ascoltato insieme a Lisbona, domenica 6 agosto, Festa della Trasfigurazione del Signore, che coincideva con la domenica della Giornata mondiale della gioventù. 

Il Vangelo che Luca aveva ascoltato, con gli altri giovani, al Campo di Grazia, e a commento del quale il Papa aveva insistito su tre verbi: brillare («il brillio della trasfigurazione, lo splendore di luce; si brilla per una vita intensa vissuta nell’amore», come ha testimoniato con la sua scelta di partecipare alla Gmg, in comunione con la Chiesa, il Papa e tanti giovani di tutto il mondo, in una fraternità universale); ascoltare (Luca si è messo in ascolto, l’ha fatto in tutta la sua giovane vita, «si è messo in ascolto di Dio e degli altri»; la sua gioia era ascoltare il Signore e i suoi fratellini più piccoli, che ha servito nell’oratorio San Luigi di Marnate, la sua comunità che – fiera di giovani significativi così -, già all’ombra dell’Assunta, a ferragosto, ha trovato il modo per ricordarlo, e troverà la modalità più opportuna, a settembre, con gli animatori che Luca ha seguito come educatore, per custodire quella memoria grata, desiderando continuare ad affidarsi); non temere (non avere paura, lo dice Gesù: è la frase che in tutti e quattro i Vangeli si ripete di più, ma è Luca che ora lo dice a tutti).

«É Luca stesso che, come Gesù, oggi ci dice di “non avere paura” – ha concluso mons. Raimondi -: io sono con Gesù, continuate ad avere fede».

Con un ultimo pensiero, al termine dei funerali per questo giovane d’oratorio che non sarà mai dimenticato, ai giovani e in particolare agli adolescenti: «Il modo migliore è continuare il cammino dei discorsi ascoltati nella Giornata mondiale della gioventù: confrontatevi tra voi, sarà il modo di far sedere Luca con voi alla tavola dell’Eucaristia e del confronto. Perché Luca brillava così e ci dice che la fede in Gesù vale la pena che sia vissuta».