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La Quaresima ambrosiana 2025

Sirio dal 17 al 23 novembre 2025
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Quaresima

Giovani, esercitare lo Spirito alla scuola di Marco

Il mistero della Pasqua secondo l’evangelista a tema negli Esercizi spirituali residenziali. Primo turno dal 21 al 23 marzo. Due dei predicatori coinvolti: «Danno il tempo per pazientare nel silenzio... Un’occasione per ricentrare la vita sulle priorità»

di Letizia GUALDONI

17 Marzo 2025

Per meditare il mistero della Passione, della morte e della Risurrezione di Gesù i tradizionali Esercizi spirituali residenziali di Quaresima per i giovani si riveleranno ancora una volta di più, nell’anno del Giubileo, «un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, Porta di Salvezza» (papa Francesco, Bolla Spes non confundit, 1).

Diversi i turni in calendario per i 18/30enni (qui tutte le informazioni):
21-23 marzo al Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore;
28-30 marzo (in particolare, ma non solo, per i fidanzati) al Centro pastorale ambrosiano di Seveso;
28-30 marzo alla Casa per Ferie San Gioacchino al Castello (Canossiane) di Ballabio;
4-6 aprile al Centro di spiritualità delle Romite Ambrosiane del Sacro Monte di Varese;
5-6 aprile (in particolare, ma non solo, per i 18/19enni) al Centro pastorale ambrosiano di Seveso;
11-13 aprile al Centro pastorale ambrosiano di Seveso e contemporaneamente alla Comunità monastica SS.ma Trinità di Dumenza.

Il Vangelo che in particolare farà da filo conduttore quest’anno è il mistero della Pasqua secondo Marco, «Per chiedere coraggiosamente il corpo di Gesù» (Mc 15,43), un brano così intensamente rappresentato nell’opera di Caravaggio della Deposizione, che accompagnerà questi Esercizi: una scena impostata dal basso verso l’alto, con la pietra sporgente in primo piano, che acquista un valore simbolico nell’allusione alla Chiesa che sta per nascere dal sacrificio del Redentore, e la mano del Signore a indicare i tre giorni e l’Eucaristia da adorare e che ci parla già della Risurrezione.

Don Alessandro Sacchi, responsabile della Pastorale giovanile di Malnate (Varese), agli Esercizi nella veste di predicatore, commenta la bellezza del trasmettere la Parola di Dio: «È incredibile come il Vangelo sappia parlare alle persone, ancora oggi, dopo 2000 anni, se si impara a leggerlo e ad “entrarci”. Ai giovani, con gli Esercizi, viene data la possibilità di “fermarsi”. C’è una citazione che mi piace molto e condivido perché profondamente vera, di Tomáš Halík, sulla principale differenza tra la fede e l’ateismo, che è la pazienza. Se hai il tempo e la pazienza di stare davanti al silenzio, anche a ciò che inizialmente può sembrarti un vuoto arido, poi il Signore fa capolino. Se dici “non c’è niente” non troverai mai Dio. La Maddalena vede il Signore Risorto perché paradossalmente si ferma con pazienza piangendo davanti alla tomba vuota: ecco, secondo me, il grande dono degli Esercizi è che danno il tempo per poter pazientare nel silenzio».

Anche Sorella Vania Giotto, Discepola del Vangelo nel quartiere periferico di Baggio, guiderà le meditazioni in uno dei turni, e, sulla base della sua esperienza come insegnante alle superiori, si lega al bisogno di un tempo di stacco rispetto ai tanti stimoli in cui siamo immersi: «Credo che questo tempo di Esercizi possa essere un’occasione per ricentrare la vita sulle priorità, anche semplicemente un rientrare un po’ in se stessi e chiedersi quali sono i desideri più profondi che abitano il cuore. Grazie a persone che possano accompagnarli e a un contesto che garantisce silenzio e spazi, per i giovani è un tempo donato per rileggersi e stare sulla Parola, curando la propria fede, a qualsiasi punto essa sia, in una proposta che è per tutti. Perché gli Esercizi possano aiutarli in questo momento e allo stesso tempo suggeriscano una modalità per continuare ad accostare la Parola nella vita di tutti i giorni».