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Incontri

Erba, riflettere su una città che vada oltre la stanchezza

A partire dal tema del Discorso alla Città, domenica 16 febbraio il Granis decanale promuove una mattinata di approfondimento con il Vicario di Zona monsignor Gianni Cesena. Invitati amministratori locali, operatori sociali e culturali

di Enrico VIGANÒ

6 Febbraio 2025
Panoramica di Erba

«Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni». È un passo dell’omelia dell’Arcivescovo di domenica 29 dicembre in occasione dell’inizio dell’Anno giubilare in Duomo di Milano, che rimanda a quanto lo stesso Arcivescovo disse nel Discorso alla Città del 6 dicembre scorso: «Deve essere arginata e contrastata l’ostinazione della paura e di chi la diffonde e ci convince che il sospetto sia più saggio della fiducia… che sia meglio essere indifferenti e astenersi persino dal giudizio e dal voto, piuttosto che coinvolgersi e farsi avanti».

Temi che saranno al centro dell’incontro in programma all’Oratorio di Buccinigo d’Erba (via Cesare Cantù 1) domenica 16 febbraio (ore 9-12), organizzato dal Gruppo di Animazione Sociale (Granis) dei Decanati di Erba e di Asso (vedi qui la locandina). «Vogliamo che il convegno vada “Oltre la stanchezza, per una città che cambia”, tema portante della mattinata, nel solco delle indicazioni dell’Arcivescovo in questo anno giubilare, un tempo propizio e prezioso per guardare al nostro futuro», dice Roberto Roda, responsabile del Granis.

A condurre le riflessioni sarà monsignor Gianni Cesena, Vicario episcopale della Zona III: Spiega Roda: «Ci aiuterà a riflettere su come possiamo contribuire a costruire una comunità che affronti le sfide attuali con speranza e responsabilità. Per questo è importante la partecipazione di tutti gli amministratori locali, dei politici di qualsiasi colore o partito, degli operatori sociali e culturali, per ascoltare e partecipare attivamente al dialogo su come rendere il nostro territorio un luogo sempre più accogliente e proiettato verso il domani. Per camminare, ricordiamocelo, sono importanti sia la gamba destra sia quella sinistra. Diversamente si rischia l’immobilità, diversamente le nostre città si fermano».