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Caritas Ambrosiana

Anche a Lecco e Varese “Inps in rete per l’inclusione”

Siglati gli accordi provinciali per accompagnare persone in situazione di difficoltà/povertà a una più efficace fruizione delle prestazioni loro riservate. Le firme seguono quella a livello regionale attivata a Milano dal 2021

di Paolo BRIVIO

22 Aprile 2025
La firma dell'accordo a Lecco

Sono stati sottoscritti il 10 aprile a Lecco e il 15 aprile a Varese gli accordi provinciali “Inps in rete per l’inclusione”, firmatari (oltre all’istituto di previdenza) Caritas Ambrosiana e, nel caso del territorio lariano, Comune di Lecco. Gli accordi sono stati siglati nell’ambito dell’intesa nazionale definita a dicembre 2024 (“figlia” di sperimentazioni che si succedono da fine 2019) e a seguito dell’avvio della cabina di regia regionale in Lombardia: il loro scopo è valorizzare e rafforzare la rete di protezione sociale e promuovere il contrasto alla povertà a livello locale, attraverso una sistematica collaborazione tra le parti contraenti.

In concreto, Inps, Caritas ed enti locali si impegnano a promuovere azioni mirate a favorire l’accesso di singoli e nuclei familiari in stato di povertà o di grave marginalità sociale alle prestazioni sociali e previdenziali stabilite per legge ed erogate da Inps. Allo scopo, vengono istituiti Tavoli tecnici territoriali, coordinati dalle Direzioni provinciali Inps e composti da rappresentanti degli enti locali e degli organismi di terzo settore aderenti.

Le prestazioni sociali oggetto di chiarimento o di richiesta di accesso sono soprattutto: Reddito di cittadinanza (ora Adi), Assegno unico universale per i figli a carico, Naspi, invalidità, pensionamenti (requisiti e calcoli). In base all’esperienza milanese, le risposte Inps arrivano solitamente entro 10 giorni, durante i quali, su richiesta dei Centri d’ascolto Caritas, l’ente valuta la possibilità di consentire l’accesso alle prestazioni e riconosce eventuali spettanze e arretrati. Dall’inizio del 2024, alla Direzione metropolitana di Milano sono state rivolte circa 50 segnalazioni tramite Caritas e circa 500 richieste di chiarimento (provenienti da circa 300 persone).

Gualzetti: «La carità integra la giustizia»

«Caritas Ambrosiana collabora con convinzione al progetto – asserisce Luciano Gualzetti, direttore dell’organismo pastorale diocesano –. La storia cinquantennale di Caritas è storia di aiuto diretto e tangibile alle persone e alle famiglie in condizione di fragilità e povertà, ma non condotto secondo schemi assistenziali. I nostri volontari e operatori sanno che tra i loro compiti, subito dopo l’ascolto, vi è quello di accompagnare coloro che si rivolgono ai nostri servizi a richiedere e ottenere le misure e le prestazioni loro dovute per legge: la carità integra la giustizia, non la sostituisce. Inps ed enti locali potranno contare sul supporto che Caritas garantisce alle persone povere e vulnerabili, in modo da rendere più universale l’accesso ai servizi e più mirati ed efficaci gli interventi istituzionali. Inoltre, possono aspettarsi da noi anche la segnalazione delle complessità e dei problemi che, nell’esperienza quotidiana, per motivi di ordine normativo, burocratico e organizzativo, ostacolano la corretta erogazione delle prestazioni».