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1 settembre

A Varese l’Arcivescovo ricorda “Vittorione”

Nel 25° anniversario della morte di don Pastori, che da laico e da sacerdote fu instancabile animatore missionario e benefattore delle popolazioni africane, Messa alle 11.30 nella Basilica di San Vittore

25 Agosto 2019
Don Vittorio Pastori

Domenica 1 settembre, alle 11.30, nella Basilica di San Vittore a Varese, l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà una solenne celebrazione in suffragio di don Vittorio Pastori, “Vittorione”, nel 25° anniversario della morte che ricorre il giorno seguente. Con l’Arcivescovo concelebreranno monsignor Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza-Bobbio, monsignor Damiano Guzzetti, Vescovo di Moroto (Uganda) e alcuni vescovi ugandesi.

Vittorio Pastori nacque il 15 aprile 1926 appunto a Varese, dove negli anni Cinquanta sviluppò una attività commerciale nel settore della ristorazione. Nel 1966 monsignor Enrico Manfredini, Prevosto di San Vittore, gli affidò l’amministrazione della Basilica e di altre opere parrocchiali. L’amicizia con il sacerdote spinse “Vittorione” (così chiamato per la sua mole) a seguirlo a Piacenza quando Manfredini ne fu designato Vescovo, lasciando la sua attività imprenditoriale per coadiuvarlo nel suo ministero con diversi incarichi.

In quel periodo Pastori conobbe alcuni vescovi africani e visitò i loro Paesi, rimanendo colpito dalle condizioni di vita delle popolazioni e dal lavoro condotto dai missionari. Desiderando portare il suo aiuto, iniziò a impegnarsi nel far conoscere agli italiani queste realtà e nel reperire mezzi finanziari e materiali. Nel 1972 a Piacenza fondò l’associazione Africa Mission e istituì il “Comitato Amici dell’Uganda”: numerosissimi gli aiuti trasportati, con aerei e container via mare. Nel 1982 si costituì invece la ong Cooperazione e Sviluppo, che realizzò nuovi pozzi di acqua potabile.

Dopo la morte improvvisa di monsignor Manfredini (1983), “Vittorione” coronò un desiderio profondo: il 15 settembre 1984 fu ordinato sacerdote da monsignor Kihangire, Vescovo di Gulu. E da sacerdote portò avanti la sua missione a servizio di affamati ed emarginati. Avviò un ponte di solidarietà anche con Madre Teresa di Calcutta e a Moroto inaugurò la “Cittadella della carità”, oggi a lui dedicata.

Il 12 aprile 1989 don Vittorio concelebrò la Santa Messa a Roma con papa Giovanni Paolo II. Morì il 2 settembre 1994. «Non solo è stato in vita un grande operatore di pace e un grande testimone dell’amore di Dio per i suoi figli – sottolineano oggi don Maurizio Noberini e Carlo Antonello, presidenti rispettivamente di Africa Mission e di Cooperazione e Sviluppo -, ma anche dopo la sua morte è stato presente in spirito, vicino ai volontari in ognuna delle tante iniziative e progetti di carità da lui avviati, dando forza, incoraggiando e proteggendo il loro servizio».

La Messa presieduta dall’Arcivescovo rientra tra le iniziative promosse per il 25° anniversario da Africa Mission e Cooperazione e Sviluppo. Da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre a Varese si svolgerà l’annuale Convegno nazionale di Africa Mission. Sabato 31 agosto, alle 9, è in programma un pellegrinaggio missionario al Sacro Monte di Varese, con quattro momenti di riflessione guidati da monsignor Guzzetti, che alle 11.30 presiederà la Messa al Santuario di Santa Maria del Monte. Alle 15, alla Rasa di Varese, commemorazione di don Pastori sulla sua tomba, mentre alle 18, nel Comune di Varese, il sindaco Davide Galimberti consegnerà la “Martinella del Broletto” – massima benemerenza civica – alla sua memoria.

Domenica 1, alle 11, la Messa in San Vittore sarà preceduta dall’arrivo sul sagrato della Basilica della fiaccola commemorativa proveniente da Piacenza, portata da podisti piacentini e varesini e benedetta dal vescovo Ambrosio.