Qual è il futuro dell’Unione Europea? Se ne discuterà mercoledì 3 dicembre alle 18 alla Fondazione Ambrosianeum (via delle Ore 3, Milano) alla tavola rotonda «Verso una Camaldoli europea».
All’appuntamento si discuterà soprattutto del cammino di integrazione politica ed economica dell’Unione, nello spirito dei promotori del Codice di Camaldoli. «Il cammino per una Unione federale – spiegano i promotori – inizia dall’eremo dove i cattolici italiani si riunirono 82 anni fa, a guerra ancora in corso, per mettere le basi di una Costituzione che ripudia la guerra come strumento di composizione dei conflitti internazionali».
All’incontro parteciperanno Floriana Cerniglia, Luca Lionello, Maurizio Molinari, Sebastiano Nerozzi, Nicoletta Parisi e, in collegamento, Enrico Letta. A introdurre gli ospiti sarà il giornalista e presidente della Fondazione Ambrosianeum Fabio Pizzul. A moderare l’incontro sarà invece il giornalista Gianni Borsa.
Già lo scorso 13 settembre, nell’anniversario dalla pubblicazione del Codice di Camaldoli, è stato presentato nell’omonimo monastero in provincia di Arezzo il volume “Un Codice per una nuova Europa”. La redazione del Codice è stata avviata per iniziativa dell’Associazione nuova Camaldoli anche in risposta alla sollecitazione del presidente della Cei, il cardinal Matteo Maria Zuppi, a realizzare una Camaldoli europea. Alla stesura del nuovo documento hanno concorso oltre 100 docenti universitari ed esperti provenienti da diverse associazioni e movimenti ecclesiali e laici.
«Questo incontro – aggiungono i promotori – lancia un appello a ogni cittadino e cittadina che vuole dire il suo sì alla nascita, in tempi rapidi, di una federazione europea fra gli Stati che, pur rimanendo all’interno dell’Unione, decideranno di condividere una parte significativa della propria sovranità. Solo così sarà possibile superare l’attuale crisi di consenso e di credibilità delle istituzione europee, e fare un deciso passo in avanti verso un’Europa equa, solidale, democratica e sostenibile, capace di parlare con una voce sola, di testimoniare e portare avanti i suoi valori, di promuovere la pace, il rispetto dei diritti umani e la cooperazione fra tutti i popoli’».





