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Emergenza

Ue: crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina

Dai Ventisette 554 milioni alle regioni del Sahel e del lago Ciad

di Gianni Borsa Agensir

7 Aprile 2022
Foto Sir

«Alla luce dell’aggravarsi della situazione relativa alla sicurezza alimentare e alla nutrizione collegata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’Unione europea rafforza oggi il proprio impegno politico e finanziario nei confronti dei Paesi partner africani». Lo si legge in una nota diffusa dall’esecutivo Ue. Nel 2022 verrà stanziato un totale di 554 milioni di euro «per aumentare la sicurezza alimentare nelle regioni del Sahel e del lago Ciad».

Il sostegno dell’Ue, annunciato in occasione dell’evento a Bruxelles sulla sicurezza alimentare nelle regioni del Sahel e del lago Ciad, include sia una risposta umanitaria che un sostegno al lavoro sulle cause profonde dell’insicurezza alimentare in Burkina Faso, Camerun, Ciad, Mali, Mauritania, Niger e Nigeria.

L’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell dichiara: «La brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha innescato massicce impennate dei prezzi dei prodotti alimentari e ha aggravato il rischio di penurie alimentari. L’insicurezza alimentare, inevitabilmente, aumenta l’instabilità e le disuguaglianze. Per evitare questa situazione dobbiamo aiutare i nostri partner a diventare maggiormente autosufficienti e a collaborare per rafforzare il sistema alimentare multilaterale. Oggi rafforziamo il nostro impegno politico e finanziario nei confronti dei Paesi delle regioni del Sahel e del lago Ciad, dove milioni di persone si trovano già in una situazione critica; se non agiremo rapidamente, queste persone potrebbero ingrossare le fila delle vittime della guerra in Ucraina».

Più di 31 milioni di persone a rischio

«Assistiamo a un aumento senza precedenti delle esigenze umanitarie nelle regioni del Sahel e del lago Ciad. Quest’anno più di 31 milioni di persone avranno urgente bisogno di assistenza alimentare. Le conseguenze dei tragici eventi in Ucraina non faranno che peggiorare ulteriormente una crisi alimentare già catastrofica, spingendo le persone sull’orlo della sopravvivenza». Lo afferma il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, commentando l’intervento odierno dell’Ue per contrastare la crisi alimentare in Africa, generata anche dalle conseguenze della guerra in Ucraina. L’Ue, sottolinea ancora il commissario, «non si dimenticherà delle altre crisi umanitarie nel mondo e continuerà a fornire aiuti umanitari anche in queste regioni africane. Tuttavia, l’assistenza umanitaria non è sufficiente. Un rinnovato impegno politico sul piano internazionale è uno degli elementi fondamentali per affrontare le cause profonde della crisi, in modo da garantire la tanto auspicata resilienza a lungo termine delle comunità più vulnerabili».

Jutta Urpilainen, commissaria per i Partenariati internazionali, aggiunge: «L’intensificarsi della crisi alimentare rappresenta oggi un’enorme minaccia per la vita delle persone nella regione. Questa situazione ci riguarda tutti. Di recente siamo stati testimoni di una grande solidarietà in tutta Europa; il rinnovato sostegno politico e finanziario dell’Ue ai nostri partner nel Sahel e nel lago Ciad dimostra che continuiamo a essere solidali nei confronti delle persone colpite dall’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina. Ci troviamo in una situazione senza precedenti; ho potuto constatarlo la scorsa settimana durante la mia visita nella regione. Continueremo ad affrontare le cause alla base delle crisi alimentari e nutrizionali e contribuiremo a rafforzare la resilienza delle persone colpite adottando un approccio multilaterale con la comunità internazionale».