In un tempo in cui l’informazione rischia spesso di esasperare le contrapposizioni, il giornalismo può ancora essere uno strumento di dialogo e comprensione? È la domanda al centro del convegno «La pace può fare notizia: il linguaggio del giornalismo oltre il conflitto», in programma sabato 21 giugno dalle 9.30 alle 12.30 presso la Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano (vedi qui la locandina).
L’iniziativa è promossa da Itl Libri e Ucsi Lombardia (Unione Cattolica della Stampa Italiana), ed è valida per l’acquisizione di 3 crediti formativi riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti nell’ambito della formazione professionale. Realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam e con il patrocinio del Comune di Milano, prende spunto dal libro Respirare il futuro. La sfida di Neve Shalom Wahat al-Salam di Giulia Ceccutti, edito da Itl Libri con il marchio In Dialogo.
Un volume che nasce da una ferita aperta: «Il 7 ottobre 2023 Hamas non ha fato solo strage di vite umane, ha ucciso un sogno. Il crimine peggiore. Uccidere per legittimare chi, sui due lati delle troppe muraglie, combatte per partito preso ogni possibilità di dialogo». Sono le parole di Nello Scavo, inviato di Avvenire che firma la prefazione del libro, a descrivere il dramma scatenato da quella data: il proseguimento di una scia di sangue che da decenni attraversa la terra di Israele e Palestina.
Eppure, proprio quando il baratro della guerra totale si fa reale e vicino, emergono segni di speranza. È il caso del Villaggio di Neve Shalom Wahat al-Salam, fondato oltre cinquant’anni fa a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv, dove ebrei e palestinesi continuano a vivere insieme per scelta anche dopo il 7 ottobre, condividendo dolore, smarrimento e un’ostinata fiducia nel futuro. Respirare il futuro raccoglie le loro voci: testimonianze vive che indicano vie possibili di riconciliazione.
Il programma
Dopo i saluti istituzionali portati da Roberta Osculati, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano, interverranno: •Giulia Ceccuti, autrice del libro; Nello Scavo, giornalista e inviato, testimone diretto di scenari di guerra e rotte migratorie; Stefano Levi Della Torre, pittore e saggista, parte della rete “Mai indifferenti. Voci ebraiche per la pace”; Sumaya Abdel Qader, sociologa, scrittrice, già consigliera comunale di Milano. Modera la giornalista Ilaria Sesana.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
La partecipazione al convegno permette ai giornalisti di conseguire 3 crediti formativi.
Iscrizioni su www.formazionegiornalisti.it




