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Comunicato

Consulta antiusura: «Crediti deteriorati: serve una norma per famiglie e piccole imprese»

Governo e Parlamento invitati a tradurre in norma le proposte provenienti dai partiti, contro il rischio di speculazioni che minaccia milioni di persone in Italia

13 Agosto 2023

Pubblichiamo il comunicato con cui la Consulta nazionale Antiusura – presieduta da Luciano Gualzetti, presidente della Fondazione San Bernardino e direttore di Caritas Ambrosiana – incoraggia gli sforzi parlamentari affinché sia varata una norma che protegga famiglie e piccole imprese che hanno debiti oggetto di speculazione da parte delle società di cartolarizzazione.

La Consulta nazionale antiusura “San Giovanni Paolo II” sostiene le proposte di modifica della normativa sui crediti deteriorati a tutela di piccole imprese, commercianti, artigiani e famiglie vittime delle speculazioni delle società di cartolarizzazione.

Il quotidiano Avvenire, sollecitato dai volontari delle associazioni che ascoltano ogni giorno famiglie e imprese in difficoltà economica, ha in più articoli sollevato il problema della gestione dei crediti cartolarizzati. Avvenire ha intervistato i volontari che difendono famiglie e imprese vessate dalle aziende di recupero credito, per conto degli speculatori internazionali che hanno acquistato il credito. Una situazione grave che coinvolge in Italia molti risparmiatori e famiglie – si stima circa 8 milioni di italiani – ma, per lo più, ignorato dall’opinione pubblica.

Molti altri quotidiani hanno ripreso in questi giorni il tema e si sta discutendo pubblicamente di un decreto-legge del governo che, stando alle anticipazioni, dovrebbe garantire la possibilità di una transazione sottratta all’arbitrio o alla avidità degli speculatori internazionali che, attraverso le obbligazioni emesse dalle società di cartolarizzazione, detengono il credito residuo. Dando la possibilità al debitore di estinguere il proprio debito a valori ragionevoli, ma soprattutto di non perdere definitivamente il proprio bene che spesso è la prima casa.

Poiché tutti i principali partiti hanno depositato disegni di legge simili tra di loro, ci sono le condizioni perché si affermi la volontà comune che gli incredibili privilegi di cui godono gli acquirenti del debito delle famiglie italiane vengano finalmente regolamentati in modo che i risparmiatori non siano più vittime di operazioni di sciacallaggio finanziario.